“È necessaria una ridefinizione fondamentale delle competenze e delle funzioni dei vari livelli amministrativi (Comuni, Comunità comprensoriali, Provincia) per aumentarne l’efficienza”. Parola dei vertici della camera di commercio di Bolzano che entrano a gamba tesa sul tema del rapporto tra il bilancio della Provincia e le autonomie locali. A suggerire cosa fare è Michl Ebner, presidente dell’ente - nonché patron di Athesia Ag, editrice del quotidiano Alto Adige martedì in sciopero, e membro in via di sostituzione della Commissione dei sei. “Deve essere promossa ulteriormente un’unificazione rafforzata di servizi tra più comuni”, afferma commentando le “proposte di riforma e di risparmio concrete” messe sul tavolo da Via Alto Adige.

Aggregare e risparmiare

Per le Comunità comprensoriali e i Comuni nel 2018, si legge nella nota della camera di commercio, è stato previsto, con oltre 920 milioni di euro, il 14,7% del bilancio provinciale. Nel 2018 i trasferimenti sono stati pari a quasi un miliardo di euro, con circa 240 milioni di euro a sostegno di diversi investimenti. Per l’organismo che rappresenta gli operatori economici altoatesini è quindi necessaria “la ridefinizione fondamentale” dei vari livelli amministrativi per aumentarne l’efficienza. E risparmiare.

Un solo segretario comunale, un ufficio per l’edilizia e una commissione edilizia potrebbero servire più Comuni (Michl Ebner)

Nell’ambito dell’unificazione dei servizi tra Comuni “gli uffici con meno contatto con il pubblico potrebbero offrire il loro servizio per conto di più Comuni”, precisa ancora Ebner. “Ad esempio - prosegue - un solo segretario comunale, un ufficio per l’edilizia e una commissione edilizia potrebbero servire più Comuni”. Il modello citato è in Germania, ma le aggregazioni dei Comuni sono la strada adottata da diversi anni nella vicina Provincia di Trento. “Le cosiddette unità amministrative, come quelle introdotte in Baviera 20 anni fa, potrebbero essere un modello di successo anche in Alto Adige”, aggiunge l’ente camerale.

Gettito ai municipi

Insomma, per permettere una riduzione del personale “bisogna utilizzare le sinergie, raggruppare ancora più servizi e usare le tecnologie digitali”. “In futuro sarà necessario pianificare e portare a termine grandi infrastrutture, per esempio case di riposo, condivise tra più Comuni”, afferma il segretario generale Alfred Aberer.

In futuro sarà necessario pianificare e portare a termine grandi infrastrutture, per esempio case di riposo, condivise tra più Comuni (Alfred Aberer)

La nota si conclude con uno sguardo all’autonomia fiscale: “Inoltre, al posto dei trasferimenti si dovrebbe lasciare ai comuni una parte maggiore del gettito fiscale riscosso sul proprio territorio, in modo da promuoverne la concorrenza e aumentarne l’efficienza”.