Economy | Lago di Garda

La riqualificazione di Salò

Il gruppo alberghiero sudtirolese Falkensteiner ha acquisito l'area ex Tavina sul Garda. Il progetto urbanistico prevede hotel a 5 stelle, negozi e appartamenti di lusso.
ex Tavina Salò
Foto: GardaPost

Il Falkensteiner Michaeler Tourism Group, colosso altoatesino del turismo alberghiero, ha acquistato dalla precedente proprietà il terreno della ex fabbrica di acqua in bottiglia “Tavina” a Salò, in provincia di Brescia, dismessa dal 2017. Ad annunciarlo è lo stesso CEO di Falkensteiner Otmar Michaeler. La notizia è riportata dal sito di informazione “GardaPost”. Sull'operazione immobiliare pende dallo scorso dicembre un ricorso al TAR presentato dalle associazioni ambientaliste, tra le quali Legambiente Lombardia, che giudicano il piano “eccessivo ed impattante” e criticano “un insediamento da mille nuovi abitanti, il 10% dell’attuale popolazione salodiana, concentrati in un’area con criticità idriche e viabilistiche”.

Il sindaco di Salò Gianpiero Cipani considera al contrario il recupero della ex fabbrica un’operazione di “rigenerazione urbana necessaria per riqualificare un’area degradata a ridosso del centro” e saluta con soddisfazione l’acquisizione da parte di “un gruppo solido qual è Falkensteiner, catena alberghiera tra le più importanti d’Europa”.

Il progetto, affidato all’architetto altoatesino Matteo Thun, prevede un nuovo albergo a 5 stelle, “l'ennesimo dell'Alto Garda e a poca distanza dal resort extra-lusso delle Versine”, scrive BresciaToday. Un maxi-progetto di riqualificazione, prosegue il giornale online bresciano, nel quale agli 8mila metri quadri di struttura ricettiva si affiancheranno 330 metri quadri di spazi commerciali e circa 17mila metri quadri di residenziale (pari a 200 appartamenti) per un costo complessivo di circa 60 milioni di euro.