Politics | Bolzano

“Un’ipoteca sulla città”

Parcheggio di Piazza Vittoria, il Team K chiede all’amministrazione comunale di ridimensionare l’autosilo interrato di sei piani, dopo la prima gara andata deserta.
Cologna Brancaglion
Foto: Salto.bz

“La mancata assegnazione dei lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio sotto Piazza Vittoria apre un’opportunità in previsione della nuova gara”: lo sostengono i consiglieri comunali del Team K a Bolzano Matthias Cologna e Thomas Brancaglion all’indomani della gara andata deserta per l’esplosione dei costi. Il progetto di parcheggio prevede 6 piani con 200 posti macchina per residenti e ben 206 parcheggi blu a rotazione (ovvero a pagamento: attualmente sulla piazza sono 122). “Quest’ultimi rischiano di diventare l'ennesima trappola attira traffico”, spiegano Cologna e Brancaglion, che ricordano di aver posto già due volte il tema all’attenzione del Consiglio comunale. Altro pericolo è la mobilità al collasso con il sovrapporsi di molti cantieri nei prossimi anni.

 

Calamita per turisti

 

In contraddizione con la scelta di rendere pedonale Corso Libertà e di deviare il transito di autoveicoli da via Cadorna al nuovo tunnel di Monte Tondo, il Park Vittoria con la sua posizione centrale rischierebbe di essere molto attrattivo per i turisti diretti ai musei cittadini, aumentando il traffico sulla già stretta via Cesare Battisti. Tutto ciò a scapito di un maggiore utilizzo per i residenti: “L’obiettivo dovrebbe essere togliere più auto possibili dalla superficie e rendere più gradevole la zona, magari aggiungendo delle alberature anche in via San Quirino”.

“Vorremmo evitare si realizzasse un progetto fuori dal tempo che mette a repentaglio la zona” sottolineano i due consiglieri, che hanno presentato la richiesta di discussione urgente in Consiglio comunale per arrivare ad un ridimensionamento del parcheggio ed un utilizzo prevalentemente per residenti, “anche al fine di evitare un possibile aumento dei costi a carico del Comune nel nuovo bando”. Il Team K confida nel sostegno espresso da una parte della maggioranza al ridimensionamento.