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Nuova legge elettorale, depositata la bozza

Altre regole a Bolzano per la consultazione di maggio 2016? Se ci saranno riguarderanno solo la soglia per accedere in consiglio.

Ieri un incontro organizzato dal circolo Salvemini ha consentito di fare un nuovo punto della situazione in merito al forcing in atto per cercare di modificare la leggere elettorale per i comuni in tempo per le nuove elezioni previste a Bolzano nella maggio 2016

Significativamente il dibattito ha visto protagonista la presunta principale ’vittima’ dell’attuale legge elettorale e cioè l’ex sindaco Luigi Spagnolli, che ha avuto occasione di raccontare la sua esperienza confrontandosi con il consigliere regionale Josef Noggler primo firmatario della bozza di nuova legge elettorale e il senatore costituzionalista Francesco Palermo

Nel corso discussione è stato evidenziati gli elementi chiave della nuova legge e cioè triplice soglia introdotta per cercare di limitare la proliferazione di micro liste e partiti. Niente da fare invece com’è noto per i premi di maggioranza, mentre appare poco probabile la riduzione dei consiglieri chiesta a gran voce dalla SVP. 
Il nodo principale resta in ogni caso l’ostruzionismo che il prossimo 20 gennaio, data in cui il disegno di legge andrà in aula in consiglio regionale, potrebbe manifestarsi mandando all’aria gli sforzi fatti e costringendo Bolzano a tornare alle urne in primavera con il vecchio sistema. 

Portando la sua testimonianza il sindaco Spagnolli comunque ha posto in maniera chiara i termini della questione. Una nuova legge elettorale non sarà comunque la panacea per risolvere i problemi della politica bolzanina, anche se il vero denominatore comune negli ultimi anni è stato proprio un forte processo di frammentazione che ha coinvolto tutte le aree politiche. Una frammentazione di centro, destra e sinistra, che questa volta non ha lasciato indenne neppure la Stella Alpina.
Il panorama politico attuale al momento sembra avere caratteristiche tali da necessitare comunque, al di là della nuova legge e anche all'interno dei partiti più grandi, di un processo di sintesi che porti nuovamente a coagulare idee e progettualità. Che, una volta realizzate, potrebbero verosimilmente portare anche i cittadini elettori a cambiare rotta e tornare più numerosi alle urne.