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Gazzini vs. Bianchi, per un piazzale

L'europarlamentare della Lega, proprietario del “Maso Renner” a Pineta, vince un ricorso al TAR contro il Comune di Laives: "Prescrizioni paesaggistiche prive di titolo".
Matteo Gazzini
Foto: Matteo Gazzini
  • Matteo Gazzini vince su Christian Bianchi. Non alle urne, ma in Tribunale. L’europarlamentare del Carroccio (la cui candidatura alle provinciali fu stoppata) e il sindaco di Laives ora consigliere provinciale di Lega-Uniti si sono ritrovati (figurativamente) uno contro l’altro di fronte al TAR di Bolzano, il primo in qualità di proprietario di un’azienda agricola sita a Pineta di Laives, il secondo nella sua veste di primo cittadino pro tempore. Il ricorso al TAR presentato da Gazzini chiedeva l’annullamento di alcuni provvedimenti firmati dal vicesindaco di Laives nonché assessore all’urbanistica Giovanni Seppi (SVP) in cui si chiedeva il “rinverdimento” del piazzale soprastante un magazzino agricolo parte del maso chiuso (denominato “Maso Renner”) di proprietà di Gazzini. La richiesta del Comune che ha provocato la la reazione del ricorrente era di rendere “paesaggisticamente compatibile con il contesto” tale piazzale  dato che non erano state realizzate delle tettoie “previste a suo tempo nel progetto autorizzato nel 1987”.

  • Il sindaco di Laives, Christian Bianchi, e il vicesindaco Giovanni Seppi: quest'ultimo è anche assessore all'urbanistica del Comune di Laives. Foto: USP
  • Secondo la sentenza del TAR, però, non vi sarebbe stato alcun intervento da sanare sul piazzale e perciò alcun titolo “per una prescrizione di natura paesaggistica riferita a lavori che non sono mai stati eseguiti abusivamente”. Inoltre, “in atti non risulta che il piazzale in discussione sia gravato da un vincolo paesaggistico contenuto nel piano paesaggistico comunale, men che meno che sussista un obbligo generale di rinverdire le coperture piane degli edifici posti in verde agricolo; con la conseguenza che anche per questa ragione una prescrizione paesaggistica come quella qui impugnata risulta priva di titolo”. Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa - Sezione autonoma di Bolzano, con una sentenza dell’8 novembre scorso, ha così accolto il ricorso e condannato il Comune di Laives al pagamento a favore del ricorrente delle spese  giudiziarie e di tutti gli oneri connessi.