Economy | Barometro IPL

AltoAdige pass, tariffe giuste

Lo affermano i lavoratori dipendenti. Sì a pedaggio autostradale più elevato per mezzi pesanti. Il 55% favorevole all’introduzione di un pedaggio sui passi montani.

Oltre all’indagine sull’aeroporto, che ha riportato risultati significativi, il Barometro IPL ha posto ai lavoratori dipendenti anche domande che riguardano la mobilità. Il primo quesito sul tema riguarda l’AltoAdige Pass, l’abbonamento per utilizzare tutti i mezzi del sistema di trasporto integrato. “Il 74% degli intervistati ritiene che le tariffe siano adeguate. Il 21% dichiara che sono troppo care, il 5% che sono troppo economiche”, spiega Irene Conte, che all’interno dell’Istituto cura il Barometro IPL. Non vi sono differenze di opinione tra pendolari e non pendolari e tra chi utilizza i mezzi pubblici per andare al lavoro e chi invece non li utilizza (va a piedi, in bici o in macchina). 

La seconda domanda riguarda l’annosa questione dell’introduzione di un pedaggio sui passi montani. Il 55% dei lavoratori dipendenti è favorevole, il 45% è contrario. Le opinioni divergono in base all’età: la maggioranza degli under 30 è contraria (61% i contrari al pedaggio sui passi), mentre le percentuali sono invertite se si chiede ai lavoratori dipendenti più anziani. 

L’oggetto della terza domanda è il protocollo d’intesa firmato dal governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher, quello del Trentino Ugo Rossi e il Ministro Delrio; protocollo attraverso il quale è stata assegnata alle province la concessione dell’autostrada A22 per altri 30 anni. Tale documento prevede, fra le altre cose, la possibilità di adottare differenziazioni di pedaggio, allo scopo di limitare la congestione dell’arteria, migliorare la sicurezza stradale e non da ultimo ridurre l’inquinamento atmosferico ed acustico causato dal traffico. Il Barometro IPL ha chiesto ai lavoratori dipendenti, se in via di principio sono favorevoli o contrari a un pedaggio autostradale più elevato per il traffico pesante. Il 69% dei lavoratori si dichiara favorevole, il 31% contrario. Anche qui si registrano differenze per età: gli under 30 si dividono quasi a metà tra favorevoli (54%) e contrari (46%), mentre la posizione dei lavoratori oltre i 50 anni è più netta: lì i favorevoli sono il 72%.