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Crisi Solland, Merano c’è

Definite le linee guida sui contributi che il Comune concederà ai lavoratori. Schwarze (Cgil): “Soldi che andranno restituiti, ma per il momento aiuto essenziale”.

Incontro positivo quello tenutosi oggi, 25 febbraio, a Merano con il sindaco Paul Rösch - insieme a Paola Santoro e Florian Prinoth dei Distretti sociali, la direttrice dell’Ufficio affari sociali Sabine Raffeiner e diverse organizzazioni nell'ambito della formazione - sindacati territoriali e rsu della Solland Silicon per mettere a punto misure che possano dare sostegno ai lavoratori dello stabilimento di Sinigo. Il Comune - fa sapere Stefano Schwarze, segretario Filctem-Cgil - potrà intervenire ad esempio sulle rette degli asili, la mensa scolastica, gli affitti, le utenze di gas, acqua e luce per venire incontro alle esigenze degli operai. Nello specifico, con una collaborazione tra l'ufficio affari sociali del Comune e il Distretto sociale verrà elaborata una brochure dove saranno spiegate tutte le possibilità alle quali sarà possibile ricorrere.

“Il punto è che tutti i dipendenti in difficoltà devono avere accesso a questi aiuti, anche chi risulta avere un reddito familiare alto ma di fatto si trova in una situazione precaria”, avverte Stefano Schwarze, segretario Filctem-Cgil. La soluzione: un’autocertificazione del richiedente in cui si dichiara di aver ricevuto la busta paga ma di non aver di fatto percepito lo stipendio. “Va detto che l’ente pubblico ha compreso il profondo disagio degli operai e farà in modo di dare, nei limiti delle sue possibilità un contributo concreto che però non sarà a fondo perduto, il Comune, del resto, non può sostituirsi alle mancanze di un’azienda privata”. In sostanza, i soldi andranno restituiti, “probabilmente attraverso delle rate, naturalmente a interessi zero, ma in questo senso le modalità vanno ancora definite”, spiega Schwarze. Il tavolo delle trattative con il Comune resterà aperto, il prossimo incontro sarà il 14 marzo.

Altro nodo quello della formazione, i cui corsi offerti dalla Provincia non sono stati finora molto frequentati. “Questi corsi - precisa il sindacalista - sono molto elementari, mentre dovrebbero essere piuttosto finalizzati a un reinserimento nel mercato del lavoro, si tratta di un’altra questione che va opportunamente ripensata”. Ieri, nel frattempo, è stata corrisposta ai lavoratori la mensilità di ottobre, entro lunedì 29 febbraio dovrebbe - il condizionale è d’obbligo - arrivare novembre e il 50% di dicembre ed entro il 10 marzo il restante 50% di dicembre e la tredicesima. La decisione è stata comunicata dallo stesso Massimo Pugliese, proprietario dello stabilimento della Solland, che ieri ha incontrato i sindacati (Filctem-Cgil, Femca Cisl, Uiltec), rsu, e l’assessora Martha Stocker. Le parti hanno sottoscritto un documento in cui si impegnano a incontrarsi il giorno successivo l’avvenuta liquidazione delle spettanze di tutto novembre e di metà dicembre. In quell’occasione verranno discusse le modalità della cassa integrazione straordinaria e della mobilità.

Se lunedì arriveranno i soldi - “i tempi sono molto stretti e ormai siamo abituati alle promesse non mantenute”, afferma Schwarze - verrà sospeso lo stato di agitazione e assicurato il libero ingresso nello stabilimento del personale e della dirigenza. L’avvio della produzione di Tcs (triclorosilano), invece, verrà garantito solo se saranno pagate le competenze stabilite entro il 10 di marzo. Il prossimo 23 marzo, infine, il potenziale acquirente cinese dovrebbe effettuare un sopralluogo nella fabbrica. “Lo ha ammesso anche lo stesso Pugliese, ieri - conclude il rappresentante della Cgil - il passaggio di proprietà è l’ultima speranza per salvare l'azienda”.