Novità: ecco l'europeismo radicale

"La Lega è colpevole di una storpiatura del federalismo in chiave xenofoba e razzista. Sono idee che con l'indipendenza dei popoli ben poco hanno a che fare".
Luca Casarini, candidato alle prossime europee con la lista del politico greco Tsipras, si pone da 'venetista' sullo stesso piano (ideale) dei movimenti indipendentisti che stanno prendendo piede in queste ultime settimane. Proponendo però una lettura 'da sinistra' e controcorrente del federalismo più spinto che vede un nemico nell'Europa. E denunciando direttamente l'opportunismo leghista del governatore veneto Zaia e del neosegretario del Carroccio Matteo Salvini.
In un'intervista rilasciata al giornale Nuova Vicenza Casarini rivendica con forza le sue ragioni.
"Ci hanno fatto credere che l'Europa sono loro" dice Casarini, "e che l'Europa deve essere governata dalle banche".
"Invece" - prosegue l'ex leader dei centri sociali - "Europa deve essere sinonimo di spazio costituente, un luogo pieno di entusiasmo".
Oggi Casarini vive a Palermo dove lavora da imprenditore nel campo della comunicazione.
E spiega la nuova anima assunta dai membri del 'movimento' dove è cresciuto.
"Non ci siamo arroccati su posizioni che non avevano più spazio nella collettività e si sono calati nella realtà", dice. E per non smentirsi però cita il subcomandante Marcos: "Siamo nuovi ma siamo quelli di sempre".
Casarini è un pregiudicato politico: "ho accumulato tre anni, poi indultati, per azioni contro i Cpt (i centri di riconoscimento per immigrati, ndr) e per essermi seduto sui binari per fermare il treno della guerra in Irak nel 2003", ricorda.
Ed ora è pronto per la sua prima avventura da 'europeista radicale'.