Politics | Bilanci

Randi: “spero di proseguire il mio lavoro”

L’assessore alle politiche sociali del comune di Bolzano ha stilato il bilancio di 5 anni di legislatura, augurandosi che i cittadini vogliano rinnovargli la fiducia.

I primi 5 anni di lavoro di Mauro Randi in qualità di assessore del comune di Bolzano sono stati sintetizzati ieri in una densissima carrellata. Le competenze relative alle politiche sociali e a giovani lo hanno di fatto reso protagonista di quasi tutti i passaggi politici più delicati della legistatura. 

Randi ed i suoi funzionari hanno potuto basare il loro lavoro - hanno detto - su numerosi strumenti che hanno orientato la pianificazione e la programmazione dei servizi di Welfare. In questo senso cruciale è stato il supporto offerto dal Piano per la Qualità della vita e dall’Osservatorio per le politiche sociali
L’assessorato di Randi ha cercato anche di rafforzare la partecipazione dei cittadini alle scelte della politica, attraverso un potenziamento del servizio delle consulte (“quella dei giovani non è stata attivata ma è in programma che ciò avvenga nella prossima legislatura”). 
Un altro tema su cui ha lavorato molto l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bolzano è quello del terzo settore e del volontariato in merito al quale sono stati elaborati diversi protocolli d’intesa. 
A ciò si sono aggiunti i numerosi nuovi servizi attivati sul territorio, i progetti lavorativi legati alle ‘attività socialmente utili’, il sostegno e la promozione delle associazioni socio-sanitarie. 
Grande attenzione è stata prestata - ha ricordato Randi - a tutti i settori di sua competenza, cioè famiglia, giovani, anziani, disabili. Spendendo in particolare molte energie sulla prevenzione

L’assessore Randi ha ribadito la sua intenzione di proseguire il lavoro intrapreso, riconquistando la fiducia dei cittadini nelle elezioni del 10 maggio. Per fare questo ha delineato alcuni nodi programmatici su cui intende concentrare la sua azione, precisando che si tratta di “costruire insieme, nell’ottica del coinvolgimento della popolazione”. 

Come primo punto l’assessore ha detto di credere molto nella possibilità di riattivare in una dimensione lavorativa le numerose persone che usufruiscono di assistenza sociale. “La provincia ha confermato il sostegno al progetto di condivisione sociale su base oraria e per questo verrà attivato un gruppo di lavoro” ha dichiarato Randi, ricordando che chi percepisce assistenza sociale non versa contributi per la pensione entrando in una sorta di circolo vizioso che lo lega a questa condizione a tempo indeterminato. “E’ corretto dare dignità alle persone, ma i diritti devono sempre essere abbinati ai doveri” ha precisato Randi.

L’assessore si è quindi ripromesso di attivare, “finalmente e nella sua pienezza”, la consulta dei giovani del Comune di Bolzano. Portando l’esempio dello skatepark del Talvera come buona premessa per la collaborazione. 
Randi ha anche rivendicato la possibilità di una gestione diretta dei centri giovanili del capoluogo da parte del Comune. 

“Occorre un protocollo d’intesa con gli assessorati alle politiche giovanili della provincia: la città di Bolzano ha dimostrato di saper lavorare bene in questo settore. E’ giusto che la Provincia mantenga la titolarità sui progetti sovracomunali, ma non su quelli di Bolzano”

Randi ha anche ricordato che al comune di Bolzano, a differenza della provincia, vi è un un unico assessorato ai giovani. “E’ un forte messaggio politico da ribadire” ha aggiunto Randi. 

Randi ha quindi detto di voler promuovere l’attivazione di un ufficio comunale volto a promuovere i progetti ed i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e di voler lavorare per un protocollo con l’Ipes volto ad accompagnare gli inquilini con difficoltà relazionali. “Il miglioramento della qualità della vita nei condomini è una fondamentale spinta per la prevenzione” ha detto Randi.
L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bolzano ha preso anche degli impegni precisi per il futuro per quanto riguarda l’orientamento delle le scelte per quanto riguarda gli anziani, affermando che “c’è bisogno di una nuova visione per assistenza domiciliare e alloggi protetti, visto il progressivo invecchiamento della città”. 
Randi si è anche ripromessi di migliorare il servizio offerto dalla ‘Casa delle donne’, aumentando gli spazi grazie al nuovo finanziamento della provincia.

Questi 5 anni mi sono piaciuti un casino” ha detto Randi in conclusione, augurandosi che i cittadini il prossimo 10 maggio vogliano rinnovargli la fiducia. Al di là delle discussioni interne al PD e dei toni paradossali assunti per molti versi dalla campagna elettorale in corso.