C’è l’imbarazzo della scelta alle prossime elezioni amministrative di Bolzano: 12, tendenti a 13 (ancora non è stata ufficializzata la discesa in campo dei Südtiroler Freiheit che dovrebbero proporre come candidato sindaco Cristian Kollmann) sono gli aspiranti competitori per la carica di primo cittadino. Nello specifico: Renzo Caramaschi, sostenuto da Pd, Sel, Noi Bz, Idv e Psi; Christoph Baur della Svp, Elena Artioli (Artioli sindaca); Mario Tagnin appoggiato da Forza Italia, Alto Adige nel cuore, Lega e Unitalia; Giorgio Holzmann (Alleanza per Bolzano, Fratelli d’Italia, Conservatori riformisti, Lista Benussi, Popolo della famiglia, Nuovo PSI); Caterina Pifano (Movimento 5 Stelle); Norbert Lantschner (Verdi, Project Bozen, Rifondazione comunista); Anna Pitarelli, lista omonima; Angelo Gennaccaro di Io sto con Bolzano (che tuttavia scioglierà la riserva a breve); Maurizio Puglisi Ghizzi per Casapound.

Le new entry sono invece Franco Murano, l’ex esponente di Forza Italia e ora alfiere del partito dei Pensionati e Vanja Zappetti della lista I Love my Town, anche se ancora non conferma. Murano, forzista della prima ora con quattro legislature alle spalle (è stato anche capogruppo), oltre che dirigente della Bolzano calcio, ha deciso di lasciare FI, il motivo: troppi litigi conditi da protagonismi non più tollerabili. E se la prende anche con Salvini: “Al centro del mio programma c’è uno slogan: non si governa la città con le ruspe. Si deve cercare di stare insieme. Non di demolire. Guardi, io sono un moderato, un liberale. Non posso sentire certe cose”, dichiara Murano al quotidiano Alto Adige abbandonando i toni ardenti di un tempo. Il presidente del Bolzano punta ora al 3%, la lista dei Pensionati alle ultime elezioni aveva raccolto 300 voti.
Altra storia quella dello storico e organizzatore di eventi Vanja Zappetti che tramite sondaggio lanciato sul gruppo Facebook di I Love my Town ha battuto per 4 voti il suo “avversario” Roberto Tubaro, conquistando 31 preferenze da parte degli utenti iscritti alla pagina. “Adesso ci pensiamo e vediamo”, commenta Zappetti.