“Coprifuoco ai bar o chiudere la piazza”
“Può essere una chiusura anticipata dei locali, una chiusura della piazza oppure un’altra idea ancora. Sono tutte possibili soluzioni di cui discuteremo assieme al prefetto e al questore nella sede del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, che spero sia convocato per mercoledì”. Renzo Caramaschi risponde sul tema “caldo” che riguarda Bolzano come tante città della penisola, durante la Fase 2 del coronavirus in cui aleggia lo spettro di un contagio di ritorno e nel mirino è finita la movida, o “covida” come l’ha ribattezzata qualcuno. Per il capoluogo, il luogo al centro delle attenzioni è piazza Erbe, il ritrovo serale dello spritz in cui accanto ai comportamenti regolari si sono viste mascherine calate sul volto, distanze ravvicinate, oltre al chiasso che ha fatto arrabbiare i residenti. Comportamenti che hanno indotto le autorità ad adottare una sorveglianza “speciale” e spinto gli amministratori a correre ai ripari. Per questo l’assessore comunale al commercio Stephan Konder ha proposto la chiusura anticipata dei locali alle 22.
Le soluzioni per piazza Erbe
Di fronte all’anticipazione del collega di giunta, dalle pagine del quotidiano Alto Adige di lunedì, il sindaco preferisce non sbilanciarsi e coprire le carte.
“Ho chiesto la convocazione del comitato per mercoledì, le varie proposte di contromisure sono in fase di elaborazione: saranno discusse ed eventualmente validate mercoledì”. Queste le parole del primo cittadino. Il Comune attende il parere vincolante dei responsabili dell’ordine pubblico, il commissario del governo Vito Cusumano ma anche il questore Orazio D’Anna. Gli unici titolati a dire cosa si può fare per permettere sì la ripresa della vita serale, una delle conquiste della Fase 2 del coronavirus, ma evitando passi falsi collettivi.
La chiusura anticipata dei locali, oppure il numero limitato delle entrate e uscite nella piazza, sono solo proposte e non c’è nulla di definito. Ne parliamo con prefetto e questore
Bar chiusi alle 22, oppure accessi contingentati
A salto.bz il sindaco ripete il ventaglio di ipotesi, specificando che di tali si tratta. “La chiusura anticipata dei locali, oppure il numero contingentato delle entrate e uscite nella piazza, sono solo proposte e non c’è nulla di definito. D’altronde non è che se lascio entrare 30 persone lasciandone fuori 200 risolvo tutto, perché queste ultime si spostano. Dobbiamo però studiare la soluzione migliore per garantire il rispetto delle norme della Fase 2 anche nella socialità cittadina”. Riguardo al discusso progetto del governo sugli assistenti civici, una sorta di steward che possano vigilare ed eventualmente redarguire chi non rispetta le norme in strada, il primo cittadino è scettico: “Vediamo se li troveranno e arriveranno anche a Bolzano, ma non so quanto un volontario possa farsi ascoltare”.
I giovani si ritrovano nel centro storico, è normale. Ma tutti dobbiamo stare attenti, il pericolo non è passato e anche in Germania sono preoccupati
Caramaschi ammette che il problema non è di facile soluzione e che in qualche misura è limitato dagli spazi del centro storico. Difficilmente la movida si può spostare, soprattutto con interventi dall’alto. “Il luogo di ritrovo è lì, nel centro storico. Il fatto è che tutti i cittadini, e comprendo anche i giovani, dovrebbero autocontrollarsi. Sebbe i numeri siano limitati, 250 persone che si ritrovano a fronte di una città di 108.000 abitanti, dobbiamo comunque stare tutti attenti: il pericolo non è passato e sento miei colleghi dalla Germania che sono preoccupati. Se lo sono là figuriamoci noi qui”.
Il Pd: apriamo il parco dei Cappuccini e l’università
Intanto sul tema interviene anche il Partito democratico dell’Alto Adige. Il segretario provinciale Alessandro Huber, assieme a Marco Alberto, Alex Castellano, Daniele Moretti, boccia la chiusura anticipata. “Rischierebbe di non soddisfare nessuno, è tempo invece di superare le soluzioni a breve termine e poco incisive, delle ‘pezze’, che con una certa cadenza spuntano riguardo alla ‘questione piazza Erbe’, sul tavolo da diversi anni”.
La questione piazza Erbe è sul tavolo da anni, basta con le soluzioni a breve termine, solo delle pezze. Ecco le nostre proposte nell’immediato (Pd Alto Adige)
Ciò che propongono Huber e i coordinatori dei giovani del Pd è “un ragionamento strutturato che coinvolga l’intera città di Bolzano al fine sì di delocalizzare la vita serale, ma come effetto di un ampliamento dell’offerta serale. In questa fase delicata però - ed è la loro proposta nell’immediato - invitiamo a ragionare concretamente sull’utilizzo temporaneo del parco dei Cappuccini e del piazzale interno dell’università”.