Inaugurato l'inceneritore

“Inceneritore a metà regime”. Il Corriere dell’Alto Adige apre parlando dell’inaugurazione del cosiddetto termovalorizzatore. È costato 140 milioni di euro e avrà un periodo di prova di sei mesi. Purtroppo una delle funzioni nascoste nel suo nome – che allude alla valorizzazione termica – non è ancora attivata e gran parte del calore prodotto dall’impianto verrà dissipato, giacché manca la rete di teleriscaldamento. Quasi una cosa all’italiana.
Dolomiten e Alto Adige in sintonia. La notizia in maggior rilievo è di cronaca: “Verhängnisvoller Sturz beim Pilzesammeln: Mann stirbt”, “Muore cercando funghi”. Entrambi si diffondono sull’accaduto. L’incidente fatale è avvenuto nel pomeriggio, tra Fortezza e Mezzaselva. La vittima si chiama Enrico Picelli, un veronese di 54 anni, spintosi fino a 1400 metri di quota, in una zona giudicata “impervia” anche dagli esperti.
Il disoccupato in gessato. La traduzione letterale forse non rende (“Der Arbeitslose im Nadelstreif”), ma il concetto è semplice. La Tageszeitung sbatte letteralmente in prima pagina Maximilian Rainer – l’ex top manager di SEL al centro del più famoso scandalo sudtirolese – mostrando l’importo del suo sussidio di disoccupazione: in un anno 979,98 euro al mese. Tutto perfettamente legale, peraltro. Ma l’interesse dell’articolo – firmato da Artur Oberhofer – si evince proiettando questa storia sullo sfondo della lotta ai “disoccupati furbi” (“sehr erfinderisch”) lanciata qualche giorno fa dal presidente Durnwalder in persona: “So lange in Südtirol ein wegen Betruges verurteilter Top-Manager Arbeitslosengeld bezieht, sollte man die Problematik nicht an einigen wenigen Sfigati festmachen”.
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