La Giunta comunale di Bolzano ha deliberato: il Mercatino di Natale sarà prolungato fino al 6 gennaio, uniformandosi così alla durata degli altri sparsi per la provincia. Dado Duzzi, presidente dell’Azienda di Soggiorno e Turismo della città, non nasconde la sua soddisfazione: “Finalmente! Il nostro messaggio è stato recepito. Del resto, io sono anni che lo dicevo. È mai possibile che il nostro Mercatino, cioè il primo Mercatino del genere sorto in Italia, dovesse chiudere i battenti mentre tutti gli altri andavano tranquillamente avanti fino al giorno della Befana?”.

Secondo Duzzi il prolungamento del periodo di apertura del Mercatino era diventato una condizione indispensabile per non perdere quel primato di riconoscibilità del quale l’intera provincia è in fondo debitrice al suo capoluogo. “Quando il Mercatino non c’era – e sto parlando di più di venti anni fa – l’Alto Adige era identificato solo con le Dolomiti, lo Speck e Merano. Adesso chiunque sa che in Alto Adige c’è il Mercatino di Bolzano. Il ruolo della città andava difeso anche dalla concorrenza di Trento e Innsbruck”.

Ma la confusione, il turismo di massa, il rischio di turbare completamente il periodo di raccoglimento festivo? “Guardi, francamente sono rischi che non vedo. Non è che arriveranno i barbari. È appurato che dopo il giorno di Natale l’Alto Adige sia visitato dai turisti più curiosi, più interessati a conoscere le nostre particolarità. Anche da quelli più facoltosi, se vogliamo dirla tutta. Il Mercatino costituirà un argomento in più per attrarli. E ne beneficerà tutto il territorio circostante”.

Un problema per il prolungamento era costituito dalla compresenza della BOclassic, la tradizionale corsa podistica di San Silvestro il cui percorso attraversa proprio piazza Walther. Problema però risolto, in quanto le casette del Mercatino saranno ridotte a una quarantina, permettendo una variazione minima del tracciato e lo spostamento delle tribune e la zona di arrivo verso l’area taxi.

Tutto bene, dunque? In Giunta l’unico voto negativo è stato espresso da Patrizia Trincanato (Verdi). Brigitte Foppa spiega così la posizione degli ambientalisti: “Io rovescerei esattamente quanto affermato da Duzzi: l’opportunità di Bolzano era proprio quella di limitare nel tempo questa manifestazione. Dopo il 25 dicembre i cittadini desideravano sicuramente un po’ di pace e il recupero della loro intimità. Insomma, se proprio vogliamo parlare di turismo di qualità, sarebbe stato per l’appunto più sensato puntare su qualcosa di alternativo e offrire una qualità diversa”.