Chi si trova in questi giorni a passeggiare per le vie di questa fresca, quasi invernale Bolzano, non dovrebbe mancare di visitare Piazza Magnagus, quella per intenderci di fronte al Landtag Provinciale.

Tutti hanno notato il cambio di temperature, ed è quindi del tutto normale che ci si copra meglio. Guai se io la mattina uscissi senza berretto, potrei perdermi le orecchie per strada!

Mi fa piacere scoprire che soffra del medesimo problema anche il vecchio Dietrich von Bern, per gli amici più stretti Teodorico - anch’egli ha messo il cappuccio per resistere fino alla Primavera.

Con tre turisti tedeschi ci divertiamo ad osservare una delle statue più importanti di Bolzano e la domanda che tutti ci poniamo è “perché?”. Qualcuno ipotizza che si tratti di uno scherzo dell’appena passato Venerdì sera, ma non è così - due settimane fa ho visto Teodorico nello stesso abbigliamento. Un altro immagina una protesta politica che abbia però mancato di attirare l’attenzione di un qualunque parlamentare. Alla fine siamo costretti ad ammettere, non senza rassegnazione, che l’unica soluzione possibile sia la più semplice: Teodorico soffre il freddo.

Perché altrimenti la Statua di Re Laurino (che dovrebbe in realtà chiamarsi Statua di Teodorico, dato che raffigura quest’ultimo mentre schiaccia il mitico re Ladino, ma questa è un’altra storia) sarebbe avvolta nella carta trasparente che noi tutti teniamo in cucina? Sono poche le opere di Bolzano a venire ricercate dagli ancora meno turisti d’arte - potremmo forse presentarle in modo più degno? Se un motivo c’è, sarebbe opportuno mettere almeno una targa esplicativa.

In ogni caso prima di separarmi dai turisti teutonici a tutti quanti noi è venuto in mente un episodio di un film con Leslie Nielsen, che sicuramente tutti conoscete... provate a vedere le foto.