Society | Coop

“La diversità è la nostra ricchezza”

Legacoopbund rinnova il suo direttivo: ci saranno 8 nuovi membri e forte sarà la presenza femminile. Il presidente uscente Grandi: “Mi aspetto visioni e idee nuove”.
heini-grandi-presidente-legacoopbund2.jpg
Foto: Legacoopbund

Pitstop per Legacoopbund. Dopo 5 anni l’associazione, che riunisce circa 200 cooperative dell’Alto Adige, rinnoverà il suo direttivo nel corso del congresso (l’undicesimo) dal titolo “Cooperative verso nuovi orizzonti”, organizzato per oggi, 25 novembre, alla Camera di Commercio di Bolzano. La prima parte dell’assemblea, riservata ai soci, servirà non solo per eleggere il direttivo ma anche per definire alcuni passaggi formali, come il cambio dello statuto, e definire le linee strategiche future. Nel pomeriggio si proseguirà con una parte pubblica, a cui è previsto che partecipino anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore Christian Tommasini. Uno degli obiettivi sarà quello di proporre una riflessione partendo da due specifiche esperienze, che giungono da fuori provincia, da condividere con gli ospiti locali.

La prima, di carattere più “rurale”, arriva dal “mondo italiano”: si tratta di una cooperativa di un villaggio in Liguria (Cooperativa di comunità Ture Nirvane, Ventimiglia) che nel tempo è andato svuotandosi, sia per mancanza di lavoro sia semplicemente perché molti abitanti hanno preferito trasferirsi in città. Attraverso la cooperativa, tuttavia, si sono trovate nuove forme per rivitalizzare il villaggio. La realtà urbana di Monaco è il focus della seconda esperienza che verrà presentata. Si parlerà di come, nella città tedesca, grazie al supporto di una coop (la Wohnbaugenossenschaft Wagnis), si siano sperimentate nuove forme dell’abitare mettendo a disposizione case a costi vantaggiosi, con progetti di socializzazione, di condivisione degli spazi comuni che hanno dato risultati positivi non solo dal punto di vista ecologico ma anche nel rafforzamento dei rapporti di buon vicinato e dell’assistenza reciproca. “Partendo da queste due esperienze - spiega il presidente uscente Heini Grandi che con ogni probabilità, essendo l’unico candidato per il ruolo, verrà riconfermato - vorremmo poi confrontarci con rappresentanti istituzionali ma anche con il mondo dell’università per valutare quali ulteriori iniziative possa realizzare il movimento cooperativo, e quali sfide e possibilità abbiamo di fronte”.

"Apriamo il congresso di oggi con 76 cooperative che 5 anni fa non c’erano ancora e questo è espressione di un innegabile dinamismo."

Prospettive a cui la nuova squadra di Legacoopbund è chiamata a rispondere. “Il team si rinnova molto, ci saranno 18 membri di cui 8 nuovi e forte sarà la presenza femminile, con 7 donne e 11 uomini, senza contare che pressoché paritaria sarà anche la presenza di ‘italiani’ e ‘tedeschi’, cosa che mi pare altrettanto significativa”, osserva Grandi. Non solo. L’associazione avrà anche rappresentanti provenienti da tutto il territorio, da Malles a Brunico, a Bressanone, a Merano. “Ciò identifica anche la natura della nostra organizzazione, è uno spaccato dei vari settori che rappresentiamo, dalle cooperative sociali, a quelle di produzione e lavoro a quelle dedicate ai servizi. Ciò che mi aspetto da questa presidenza rinnovata è quindi ancora più rappresentatività, molti stimoli oltre a idee e visioni nuove, del resto la diversità è la ricchezza del nostro mondo”, attesta il presidente dell’associazione.

Fra i candidati che intendono far parte del direttivo ci sono anche alcuni volti noti. Qualche nome: Heidi Gronauer, direttrice della scuola di documentario Zelig di Bolzano, Max Benedikter, presidente della coop Demos 2.0, Giulia Failli della coop Oasis e vicepresidente uscente di Legacoop, Stefano Ruele, direttore uscente di Legacoop, Paul Hammond di Alphabeta (Merano), Clair Dejaco di Co-opera di Brunico. “Apriamo il congresso di oggi con 76 cooperative che 5 anni fa non c’erano ancora e questo è espressione di un innegabile dinamismo - conclude Grandi tracciando un bilancio dell’impegno assunto nei primi 5 anni della sua presidenza -, abbiamo realizzato tante attività e lavorato molto per mettere l’associazione al servizio delle esigenze degli associati, una strada che dobbiamo continuare a perseguire migliorando ancora, assistendo i nostri soci e rappresentandoli davanti alle istituzioni, abbiamo anche provato a rafforzare le collaborazioni fra le cooperative e fra le centrali e cooperative, cosa che non era per nulla scontata, e non ci fermeremo qui”.