Renzi: “un solo nome per la quarta votazione”

“Scheda bianca alle prime tre votazioni ed elezione del presidente entro sabato”
Il premier Matteo Renzi rilancia nel suo consueto stile, legando l’elezione del nuovo capo dello stato alle sue quotazioni personali, recentemente in calo sia ‘in casa’ che ‘fuori casa’.
La strategia di Renzi è spregiudicata come sempre. “Non è un referendum su di me, ma l’occasione di riscatto rispetto alla figuraccia del 2013” ha comunicato ai suoi, vestendo la veste del segretario di partito. Aggiungendo: “non scommetto sulla vostra fedeltà ma sulla vostra intelligenza”.
Sul percorso indicato dal premier ci sono però differenti opinioni, come sempre. Nel Partito Democratico c’è una sostanziale convergenza sul fatto che il candidato deve essere del PD, per evitare associazioni con il patto del Nazzareno che raccoglie critiche sia tra i democratici che in Forza Italia. Diversità di vedute si registra invece sulla proposta di presentarsi senza un candidato di bandiera nelle prime tre votazioni in cui saranno necessari i 2/3 dei consensi. C'è chi teme che “arrivati a sabato potrebbero esserci fibrillazioni in tutti i partiti”.
Da domani martedì 27 gennaio inizieranno le consultazioni tra il PD e le altre forze politiche presenti in parlamento, con l’esclusione del M5S che si è chiamato fuori. Saranno ore di fibrillazione in vista del primo voto previsto per giovedì 29 gennaio a camere riunite.
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