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Si torna a scuola

Coronavirus, da lunedì prossimo riprendono regolarmente le lezioni, gite sospese fino al 15 marzo. Ecco tutte le misure previste dalla nuova ordinanza di Kompatscher.
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Foto: left.it

Dopo il cessato allarme per i 4 casi sospetti risultati negativi ai test sul Covid-19, arrivano novità dai vertici istituzionali. Con una nuova ordinanza, firmata stamani (26 febbraio), il presidente Arno Kompatscher ha stabilito che dal prossimo lunedì, 2 marzo, le scuole di ogni ordine e grado riapriranno, così come le strutture di assistenza alla prima infanzia, la Libera Università di Bolzano, la scuola superiore di sanità Claudiana e il Conservatorio Monteverdi. Nello stilare l’ordinanza si è tenuto conto dell’unità di vedute di governo e regioni circa la necessità di adottare misure tendenzialmente uniformi su tutto il territorio. “La Provincia di Bolzano non rientra comunque tra le zone considerate focolaio del virus, per le quali sono previste misure più stringenti”, ribadisce Kompatscher.

Le misure dettate dal provvedimento prevedono inoltre la sospensione, fino al 15 marzo, di viaggi di istruzione, di scambio e di gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche delle scuole. In tutti gli istituti e negli edifici delle pubbliche amministrazioni devono essere esposte le informazioni e il decalogo sulle misure di prevenzione. Sempre nelle pubbliche amministrazioni, con particolare attenzione alle strutture sanitarie, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, dovranno essere messi a disposizione dei disinfettanti per il lavaggio delle mani. In quanto allo svolgimento di manifestazioni pubbliche non ci saranno limitazioni ma “rimane l’indicazione di attenersi alle misure di prevenzione e alle regole di comportamento già rese note in questi giorni”, specifica il Landeshauptmann. Saranno effettuate pulizie straordinarie per i mezzi del trasporto pubblico locale. Albergatori e gestori di strutture ricettive devono comunicare al numero unico di emergenza 112 le persone provenienti dalle aree geografiche definite come “zone rosse” in quanto focolai del virus. 

Dal punto di vista strettamente sanitario coloro i quali negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato nelle aree considerate a rischio epidemiologico dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) o nei Comuni italiani dove è dimostrata la trasmissione locale del virus (zone rosse) devono contattare il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria. L’autorità sanitaria provvederà in questo caso all’isolamento domiciliare della persona (divieto di contatti sociali, spostamenti o viaggi) per 14 giorni dall’ultima esposizione. Nel caso in cui comparissero i sintomi influenzali, oltre ad avvisare le strutture sanitarie, alla persona verrà richiesto di rimanere in una stanza isolata dal resto del nucleo familiare con un’adeguata ventilazione naturale in attesa del trasferimento in ospedale.