Culture | Teatro Stabile

Coast to Coast

Dal 30 marzo al 17 aprile Rocco Papaleo torna in regione, affiancato dalla sua band, con una nuova edizione dello spettacolo.
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Foto: Teatro Stabile di Bolzano

Lo spettacolo di teatro-canzone vede Papaleo in scena affiancato dalla sua band: Arturo Valiante al pianoforte, Guerino Rondolone ai bassi e contrabbasso, Davide Savarese alle percussioni e Fabrizio Guarino alle chitarre

 

 

Torna a grande richiesta nelle stagioni del Teatro Stabile di Bolzano Rocco Papaleo, nei panni di cantautore e protagonista di Coast to Coast, spettacolo in cui conduce il pubblico alla scoperta della sua grande passione per il teatro-canzone. Questa riedizione dello spettacolo scritta da Papaleo assieme a Valter Lupo che ne cura la regia, verrà presentata da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile al Comunale di Bolzano (giovedì e sabato h. 20.30; venerdì h. 19.00 e domenica alle  16.00) per poi fare tappa all’Auditorium di Trento martedì 4 e mercoledì 5 aprile per il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. Dal 13 al 17 aprile, Papaleo e band torneranno in Alto Adige per gli spettacoli-concerto al Comunale di Vipiteno di giovedì 13, al Forum di Bressanone di venerdì 14, al Puccini di Merano sabato 15 e alla Casa Michael Pacher di Brunico lunedì 17 aprile. L’orario è sempre quello delle 20.30.

 

Attore, autore, regista, showman, ma anche cantante e musicista: Papaleo coltiva e pratica abilmente da 25 anni il teatro-canzone conducendo lo spettacolo tra parole e musica, tra canzoni, racconti poetici e realistici, monologhi e gag surreali. Coast to Coast è uno show che si presenta come un album tutto da sfogliare, fatto di pensieri sparsi, brevi annotazioni e rime lasciate in sospeso che si fanno parole in musica: un riuscito esperimento con strizza l’occhio a Gaber e alla Basilicata.

 

Ad affiancare Papaleo in scena, la sua band composta da Arturo Valiante al pianoforte e tasti, Guerino Rondolone ai bassi e contrabbasso, Davide Savarese ai tamburi e suoni e Fabrizio Guarino alle chitarre, musicisti istrionici, versatili e raffinati oltre che irriducibili compagni dei “viaggi” musicali dall’artista lucano.

 

«Il titolo Coast to Coast allude all’impossibilità di fermarsi, al sapere di essere transitori, al comprendere che tutto è provvisorio e per questo meravigliarsi sempre. Che più o meno, è il senso del viaggio che compiamo ogni giorno, tutti i giorni, finché ci è concesso di guardare fuori dal finestrino» scrive Papaleo. Coprodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e da Carlo Pontesilli per Less is More, Coast to Coast è uno spettacolo antologico, con la spiccata attitudine all’interazione e al gioco che si avvale delle scene di Sonia Peng e del disegno luci di Giulia Belardi. Un recital che ha sempre lo stesso punto di partenza, ma una meta sempre nuova e una strada sempre diversa per raggiungerla.  Il suono è di Alberto Recchia e il backliner è Stefano Nuccetelli.

 

Sabato 1. aprile alle 11.00 negli spazi del Centro Trevi di Bolzano Rocco Papaleo e i musicisti della sua band saranno protagonisti dell’incontro con il pubblico negli spazi del Centro Trevi – TREVILAB (via Cappuccini n°28) nell’ambito della rassegna SOTTOSOPRA IL TEATRO, la nuova serie di appuntamenti ad ingresso gratuito organizzati dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Centro Trevi – TREVILAB che si propone di conoscere protagoniste/i delle stagioni attraverso sguardi differenti.

 

 

Note dell’autore:

«Coast to Coast suggerisce l’idea di un viaggio, ma in effetti è un po’ vago. Non precisa se di piacere o di lavoro. Se di sola andata o prevede un ritorno. Non dice da dove a dove. Non indica un’andatura: lenta? veloce? risoluta? vagabonda?

Non definisce nulla, se non l’intenzione di uno spostamento. Agevole? Impegnativo? Sconsigliabile?  Sicuro? Concreto? Metaforico?

E poi, chi è a spostarsi? Una persona? Una comitiva? Un popolo?

Ci sono confini da attraversare? Vocabolari da consultare? Diffidenze da superare?

La verità è che nemmeno noi lo sappiamo di preciso. È solo un’idea di mettersi in movimento. Un desiderio di sentirsi stranieri, di ascoltare voci che non siano le nostre, anche a costo di non capirle. 

Un viaggio prevede soste, accampamenti e bivacchi, a patto che lascino tracce del nostro passaggio… Una pentola rimasta sul fuoco, l’eco di una canzone che ci ha tenuto compagnia, di un racconto che ci ha fatto sorridere o immalinconire… Cose che vengano buone per altri viaggiatori.

E poi “Coast to Coast” vale anche per tragitti di altra natura. Da un malessere a un’allegria, da un malinteso a un accordo, da uno sgarbo a una gentilezza. Percorsi che non si misurano in chilometri, ma nella fatica necessaria per ricomporre il sentimento che ci separa dalle persone che non vogliamo perdere».

Rocco Papaleo

 

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