“Incredibile, sembra Lercio”
Spesso la realtà supera la fantasia. E quindi è spesso accaduto che anche su salto.bz i lettori/commentatori/blogger abbiano commentato taluni articoli della redazione facendo riferimento al sito satirico lercio.it, giusto per manifestare la loro incredulità.
Ebbene: Lercio da qualche tempo non è solo un sito web ma ha avuto l’occasione di sbarcare in altri contesti della comunicazione. Come la TV (attraverso un apposito telegiornale su DMAX) ed anche l’editoria.
Due anni fa il sito satirico aveva raccolto un anno intero di ‘notizie’ in un volume edito da Rizzoli ed intitolato “Un anno Lercio - il 2014 come non l'avete mai letto”. Qualche giorno fa è stato invece pubblicata la seconda ‘opera letteraria’ del collettivo di autori, intitolata "Lercio. Lo sporco che fa notizia. Il libro”, presentata a Bolzano nel corso di un evento ospitato dalla libreria Mardi Gras di via Hofer.
Maestro di cerimonie è stato Matteo Adami, membro bolzanino del collettivo già protagonista qualche settimana fa di un’illuminante intervista su salto.bz, che per l’occasione si è avvalso anche della collaborazione del cabarettista di Cababoz Vladi Martello per la lettura di una vasta selezione di notizie brevi in formato tweet o poco più (le cosiddette Ultim’ora che amabilmente scorrono subito sotto la testata sul sito di lercio.it).
La presentazione del libro - disponibile in tutte le librerie e naturalmente anche presso Mardi Gras al il modico costo di 12 euro - è stata un ottimo spunto per ripercorrere la parabola del successo di Lercio. Che, lo ricordiamo, è valsa al collettivo la vittoria di alcuni premi tra cui Macchianera Italian Awards (2014, 2015 e 2016) ed i premi Satira Politica a Forte dei Marmi e Viareggio.
Matteo Adami ha raccontato al pubblico presente i frangenti della nascita di lercio.it ed il ruolo cruciale assunto dal portale web e dalla pagina Facebook (1 milione di like) in un epoca che ha visto di fatto la scomparsa della vera satira dalle reti televisive generaliste. “In un paese come il nostro che invece ne ha sempre molto bisogno”, ha aggiunto Adami.
Molto interessante è stato apprendere come il collettivo si coordina, quali sono i principi base che vengono applicati per la selezione delle migliori fictional news ovvero - come afferma d’altronde anche anche Wikipedia - le “false notizie di taglio umoristico, comico e grottesco che fanno il verso agli articoli tipici della stampa sensazionalistica” che costituiscono lo ‘scopo sociale’ (ma soprattutto politico e culturale) di Lercio.
In particolare nel dibattito con il pubblico presente illuminante è stato il momento in cui Matteo Adami ha spiegato come il collettivo di cui fa parte si relaziona con il recente fenomeno per cui le fake news nei social spesso riescono ad avere più successo delle notizie vere. E come Lercio reagisce ai commenti all’insegna del razzismo e dell’invettiva che inevitabilmente appaiono anche sulla pagina Facebook del sito di satira.
“Li raccogliamo e li rilanciamo tra le nostre notizie, quale miglior risposta?”
Il (secondo) libro di Lercio (158 pagine) è edito dalla casa editrice Shockdom.