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“Sospensioni, anziani i più colpiti”

Il sindacato dei pensionati della Cgil/Agb lancia l’allarme alla luce dei dati pubblicati sulla carenza di personale nella sanità pubblica altoatesina.
Anziani
Foto: Pixabay

La carenza di personale nella sanità pubblica desta sempre più preoccupazione. E il sindacato dei pensionati della Cgil/Agb, alla luce dei recenti dati pubblicati, lancia l’allarme perché le difficoltà nel reperire personale adeguato e le incertezze relative alle recenti dinamiche politiche mettono a serio rischio la qualità del servizio pubblico per gli utenti. “La dinamica dei prezzi mette a rischio il portafoglio di molte famiglie, soprattutto del 30% di anziani con pensioni basse, e lascia pochi spazi per accedere a percorsi clinici alternativi - è quanto evidenzia il segretario Alfred Ebner -. Si rischia inoltre di potenziare la sanità privata e di ridurre sempre di più quella pubblica, che, a nostro avviso, deve rimanere prioritaria”.

 

Il sindacato dei pensionati mostra preoccupazione anche per il dato legato all’inflazione, che si ripercuote soprattutto sull’aumento dei prezzi energetici e che rischia pertanto di prosciugare ulteriormente le casse della sanità pubblica, nonché delle strutture private. “Non possiamo accettare che l’impennata dei prezzi sia prima o poi scaricata sugli utenti, o che la qualità del servizio venga ridotta - sottolinea Ebner -. Non deve neppure essere penalizzato chi a causa delle liste d’attesa nella sanità pubblica si vede costretto a rivolgersi al privato per avere risposte sul proprio stato di salute in tempi ragionevoli. Sarebbero proprio i pensionati ad essere maggiormente colpiti da queste dinamiche, anche perché - conclude il segretario - sono quella fascia di popolazione che ha un maggiore bisogno di cure”.