Lillo contento, Bertoldi non troppo
Su Facebook è derby all'interno di Forza Italia tra Alessandro Bertoldi ed Enrico Lillo. Lillo si fa un po' di coraggio, dopo che il 10 maggio Forza Italia in Alto Adige è evaporata, con annessa presa in giro anche di Crozza. Il centrodestra in Trentino ha vinto al primo turno a Pergine Valsugana, Avio e Tione ed anche al secondo turno non si può dire sia andata male.
«I risultati dei ballottaggi nella città di Laives in Alto Adige, come Rovereto Borgo Valsugana e Storo (nel simbolo di una lista che appoggiava Turinelli c'era la stella alpina del Patt, non so fino a che punto si possa rivendicare come vittoria del centrodestra, ndr) nel Trentino che hanno visto la vittoria degli schieramenti di centro destra dimostrano che esiste un’alternativa credibile che ha preso forma nei territori ed è per questo che ha vinto. Questi risultati rappresentano un dato straordinario che premia l’alternativa sulla base di contenuti in grado di generare speranza nell’elettorato. Dove andiamo uniti, siamo più forti e con più chance e come alternativa di governo ci stiamo preparando per essere pronti alle sfide ovunque. Le elezioni amministrative hanno dimostrato che è accaduto ciò su cui pochissimi scommettevano: si è voltata pagina. Dopo tanto tempo, siamo riusciti ad incarnare la speranza di innovazione e di cambiamento. E se i candidati vincenti non sono appartenenti a Forza Italia non bisogna vivere questa condizione con paura, perchè i risultati elettorali hanno comunque marcato un passo in avanti straordinario che libererà energie rimaste finora silenti.
Rispetto alle polemiche sui candidati e su quanto è avvenuto nei giorni scorsi, il risultato dei ballottaggi, fa giustizia su tante eccessive polemiche sul centro destra. Il voto ci consegna una grande voglia di unità e l’immagine di un elettorato che sceglie non solo sulla base dei candidati ma anche sulla base dei comportamenti e della serietà degli stessi oltre che sulla base di quanto le dirigenze politiche riescono a mettere in campo. Per il futuro, guardando alla sfida nazionale, il tema centrale è come riprendere a crescere, come mettere in campo un modello e delle proposte per riaccendere i motori e riuscire così com’è successo nei comuni dove abbiamo vinto ad offrire una seria alternativa al centro sinistra.
I risultati delle amministrative e dei ballottaggi sono un segnale chiaro di un centrosinistra in difficoltà e l’aver battuto con un risultato tanto storico quanto inatteso la Segretaria Provinciale del Partito Democratico ne è la prova lampante. Se aggiungiamo questo storico risultato all’ottimo risultato raggiunto al ballottaggio nelle restanti sfide regionali, possiamo solo che essere soddisfatti soprattutto nell’aver smentito le dichiarazioni catastrofiche dei giorni scorsi che non hanno per nulla intimorito i nostri elettori, anzi i cittadini hanno chiaramente espresso la loro volontà di cambiamento e la fiducia verso un centro destra certamente in difficoltà ma che finalmente sta dimostrando con i fatti e con un grande sforzo la volontà di cambiamento. Consideriamo perciò questo voto anche come un apprezzamento del lavoro svolto da tutti noi da parte dei cittadini, e sempre dagli stessi arriva una straordinaria prova di fiducia nel nostro operato che non intendiamo deludere. Un grande augurio ai nuovi amministratori e in particolare ai sindaci delle località dove abbiamo vinto e che da domani saranno impegnati al meglio per il bene comune».
Bertoldi non è soddisfatto. Neanche del fatto che nella sua heimat trentina, Pergine Valsugana, Forza Italia, seppur sotto mentite spoglie, sia rimasta al governo della città.
«Sarei d'accordo se tu avessi ritagliato un ruolo al partito che coordini – risponde Bertoldi - se Forza Italia avesse realmente contribuito alla vittoria di qualcuno con il simbolo e con candidati eletti, se Forza Italia esistesse ancora e non fosse stata fagocitata o annullata dagli altri grazie alle tue scelte prelettorali remissive e prive di carattere. Buon lavoro a tutti gli alleati e agli amici che hanno vinto, questa è la fine di FI che poteva essere più utile a tutti come partito presente ed esistente».