Originariamente di Frosinone, Gianni Pontarelli lavora da 20 anni a Bolzano come medico ed ormai si sente un “bolzanino d'adozione”. Dopo il Coronavirus, ha deciso di pubblicare sotto il suo nome d’artista Johnny Ponta, il brano intitolato “Bolzano”. E’ il suo personale e sincero omaggio al capoluogo altoatesino. La canzone si legge come una dichiarazione d'amore, raccontando in stile country le bellezze del centro con delle immagini caratteristiche sul sottofondo…

salto.bz: La tua nuova canzone è un omaggio a Bolzano – che significato ha per te?

Gianni Pontarelli: La canzone Bolzano è un omaggio alla città che ho capito di amare più di tutte. Qui ho il mio lavoro, i miei amici e qui sono nati i miei figli. Il ritornello è descrittivo, non è lontana (quando ero ragazzo nella provincia di Frosinone pensavo che fosse lontanissima), è qui nella mia mano (perché è piccola), a due passi dal cielo (per la posizione), come tu la vuoi (perché è accogliente).

Bolzano non è lontana, è qui nella mia mano, a due passi dal cielo, sulla rotta del sole, come tu la vuoi. (ritornello estratto da “Bolzano”)

Che differenze ci sono tra Johnny Ponta musicista e Gianni Pontarelli medico? Sempre se ci sono...

Tra Gianni e Johnny non c'è differenza. Ho sempre considerato che scrivere una bella canzone che faccia stare bene chi l’ascolta, equivale a curare una persona.

Ho sempre considerato che scrivere una bella canzone che faccia stare bene chi l’ascolta, equivale a curare una persona.