Protesta anche a Bolzano
Sono in migliaia i contrari alla chiusura del punto nascite a Vipiteno. Il testo di due petizioni online che è stato consegnato all’assessora Martha Stocker, è stato firmato negli ultimi mesi da 8.000 persone. Ad una fiaccolata tenutasi due settimane fa a Vipiteno avevano partecipato oltre 3.000 persone. In confronto erano pochi i manifestanti che hanno sfilato nella giornata di oggi attraverso le strade del centro di Bolzano. I quasi cento partecipanti però sono giunti da tutta la provincia. Perlopiù erano mamme e papà che a loro tempo hanno potuto usufruire del punto nascita a Vipiteno e vogliono preservare questa possibilità anche ad altri genitori.
foto: Facebook/Verdi Grüne Vërc Sudtirolo Südtirol Sudtirol
Nonostante l’affluenza meno grande di due settimane fa durante la fiaccolata, la manifestazione ha portato dei risultati concreti che fanno ancora sperare chi è contrario alla chiusura del punto nascite: Una delegazione di donne è stata ricevuta dall’assessora Martha Stocker, a cui la delegazione ha consegnato le firme delle due petizioni online. Così si ha avuto anche l’occasione di presentare le proprie esigenze e richieste facendo anche riferimento ad alcuni studi scientifici internazionali che dimostrerebbero come la medicalizzazione del parto non porta sicurezza e non fa risparmiare in alcun modo costi.
foto: Facebook/Verdi Grüne Vërc Sudtirolo Südtirol Sudtirol
La richiesta principale portata avanti alla Giunta Provinciale è dunque di mantenere il modello di accoglienza e sostegno alle donne che finora è stato portato avanti a Vipiteno, e anzi, di sviluppare ulteriormente questo modello affinché le donne possano anche in futuro trovare uno spazio accogliente, personale specializzato, una struttura con i tempi adeguati e senza eccessiva medicalizzazione. Vipiteno finora era riconosciuto come punto di eccellenza nel resto d’Italia e persino dall’Unicef.