“Non siamo sovraccarichi, ma solo poco attivi”
Facendo riferimento ad un’intervista a Christoph Baur pubblicata oggi sul quotidiano Dolomiten, Rudi Benedikter dà ragione al vicesindaco del capoluogo su un aspetto, e cioè che “se Bolzano riuscirà a venire a capo dell’emergenza questo avrà un effetto positivo anche sugli altri comuni altoatesini”.
Però poi Benedikter afferma che per vincere la sua sfida Bolzano dovrà concentrarsi su due questioni cruciali.
Innanzitutto Benedikter invita ad insediare in Comune un responsabile per l’emergenza profughi dotato di specifiche competenze e mezzi economici adeguati. Questa ‘autorità’, secondo Benedikter, dovrebbe assumersi ogni ruolo di coordinamento e iniziativa, facendo riferimento al sistema SPRAR che a livello nazionale regola la protezione dei richiedenti asilo e rifugiati. (legge 189/2002).
Benedikter invita quindi la città di Bolzano a distanziarsi dalla “strategia vergognosa sui rifugiati portata avanti finora dalla Provincia per non creare le condizioni che attraggano troppi profughi”.
Per l’ex consigliere comunale sarebbe invece positivo l’obiettivo posto dal vicesindaco Baur di “mettere a disposizione diverse piccole strutture d accoglienza nel capoluogo”.
Rudi Benedikter conclude la sua presa di posizione affermando che “quando la politica compie finalmente passi concreti in un percorso umanitario e di solidarietà, accompagnato da un positivo lavoro dei media, questo favorisce senz’altro anche uno stato d’animo positivo da parte dell’opinione pubblica nei confronti dei profughi”.