Sulla pelle degli altri
La campagna per le Politiche infiamma e ciascun partito sceglie il proprio terreno di scontro. Tra i più recenti, il corpo di una donna violentata che è stato esposto, strumentalmente, in pubblica piazza dai social di Giorgia Meloni, contribuendo al riconoscimento della vittima e al logoramento del dibattito relativo alla violenza di genere.
Le campagne elettorali giocate sulla pelle degli altri non sono una novità. La linea dell’accettabile si fa flessibile, spostando il confine dei propri limiti sempre più in avanti. Le battaglie fatte sui corpi e contro i corpi altrui sono le più efficaci in termini di tornaconto di voti, soprattutto se questi corpi non hanno diritto di replica o possibilità di difendersi dal linciaggio mediatico. La Destra ha saputo dimostrarlo egregiamente e Bolzano, in questo, non vuole essere da meno.
Il leghista Roberto Selle, consigliere comunale del capoluogo, nelle ultime settimane sta agitando il pugno di ferro contro poveri e migranti, le categorie più colpite e marginalizzate dalle politiche portate avanti in vent’anni di destra (ma non solo) al Governo, dalla Bossi-Fini ai decreti Immigrazione e Sicurezza che portano la firma di Salvini, che hanno di fatto condannato - a partire dal ricatto di quei documenti sempre più difficili da ottenere - migliaia di persone ad una condizione di irreversibile precarietà.
L’ultimo intervento portato avanti ieri sera (25 agosto) in Consiglio comunale, dimostra tuttavia che il problema di percezione e priorità non risiede solamente in casa Lega.
La mozione (visionabile QUI) presentata ieri da Selle proponeva di sollecitare la società A22 affinché installasse ulteriori blocchi di cemento sotto i viadotti autostradali per impedire il riparo di persone senza dimora, un’iniziativa che è stata portata avanti in passato dall’attuale sindaco Renzo Caramaschi e condivisa - come ricorda il consigliere leghista - dallo stesso direttore tecnico dell’A22, nonché esponente chiave del Partito Democratico, Carlo Costa.
“Ho notato che diverse persone bivaccano sotto i piloni dell’A22. Ci sono persone che cucinano tutti i giorni. Queste persone non vogliono essere aiutate e possono provocare evidenti problemi di sicurezza”, ha detto Selle nel suo intervento.
Il dibattito che ne consegue si fa deprimente.
“Quei bivacchi sono pericolosi, può succedere di tutto - è l’arringa di Marco Galateo, consigliere di Fratelli d’Italia -. Mi è capitato di vedere qualcuno accampato con una tenda anche piuttosto comoda, di quelle che ti permettono di stare in piedi. Ho chiamato quindi la polizia e mi ha risposto che non avrebbe saputo dove mandare queste persone. Io ho ribadito che le ordinanze anti bivacco ci sono e devono essere rispettate, capisco che il sindaco abbia competenze limitate ma proprio per questo è necessario lanciare un segnale verso l'alto”.
“Sostengo la mozione perché è inutile dire che non si può fare nulla quando continuano a venire qui tutte queste persone e, nonostante questo, non succede mai niente”, ha affermato Claudio Della Ratta, consigliere della lista di centrodestra La Civica per Bolzano - Oltre Weiter.
“Comprendo il senso e la sensibilità degli amici della Lega, ma dobbiamo avere una certa serietà nel portare avanti certe proposte: il Comune non può intervenire materialmente sull’Autostrada - è il tecnicismo fatto notare da Primo Schönsberg, consigliere della Lista Civica con Caramaschi -. Dobbiamo confrontarci con una situazione drammatica e lo sarà ancora di più. Noi dobbiamo comunque essere grati all’amministrazione che si è sempre data da fare su questo”.
Una prospettiva diversa, l'unica del dibattito consiliare, viene portata invece da Matthias Cologna del Team K: “Nelle altre città ci conoscono come l'amministrazione che investe soldi per impedire alle persone senzatetto di trovare riparo dalle intemperie. Mi vergogno più per i blocchi di cemento che per la presenza di senza dimora - sottolinea il consigliere - così come mi vergogno che esistano società pubbliche che investono denaro in questo. Dormire accanto a una delle strade più trafficate di Bolzano non è una scelta, le risorse vanno investite in percorsi - anche individuali - di accompagnamento. Il problema va risolto, non spostato”.
I territori non hanno rispettato gli accordi di ripartire questi senzatetto o sbandati che siano
“Non è che non comprenda il problema né mi giro dall’altra parte. Noi abbiamo sempre fatto il nostro dovere e continueremo a farlo”, si difende il sindaco Renzo Caramaschi sottolineando ancora una volta di non aver bisogno della Lega per mostrare il pugno di ferro che lo ha caratterizzato durante le diverse legislature. Per il Sindaco, l’unica politica possibile è quella del pacco postale: “Siamo riusciti a ottenere 2 milioni dai comuni per affrontare gli oneri di cui avrebbero dovuto farsi carico loro. I territori non hanno rispettato gli accordi di ripartire questi senzatetto o sbandati che siano. Le risorse - afferma il Primo cittadino - non sono comunque sufficienti”.
La mozione è stata bocciata con 11 voti favorevoli, 18 contrari e 5 astenuti, tra cui l’assessore Gennaccaro e alcuni consiglieri della SVP, ma questo non significa che non vi saranno interventi in tal senso.
Se il problema sociale, come lo definisce il sindaco, deve essere risolto dalla Provincia, forme di “dissuasione” sono state e verranno comunque implementate, sebbene le misure cosiddette antidegrado - per stessa ammissione di Caramaschi - non abbiano dato gli effetti sperati: “Quando ci sono i blocchi di cemento, le persone vanno comunque a dormire dentro le rientranze dei viadotti. La Polizia Municipale interviene di continuo, sono stati messi dei cancelli ma queste persone scavalcano lo stesso. Potremmo mettere anche una recinzione elettrificata ma tornerebbero comunque. Dopodiché il problema è noto, l’A22 ha preso questo impegno e provvederà”.