Chronicle | Trasporti

SAD, mercoledì c’è sciopero

Il personale incrocerà le braccia il prossimo 28 settembre per quattro ore. I sindacati: “Condizioni di lavoro difficili”.
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Foto: Suedtirolfoto.com/Othmar Seehauser

Nella giornata del 28 settembre 2016 si potranno verificare disservizi sulle linee SAD. Per i servizi ferroviari della società di trasporto pubblico locale lo sciopero è previsto dalle ore 11.30 alle 15.30. Non saranno, quindi, garantiti i seguenti treni:

Linea Bolzano-Merano
I treni in partenza da Bolzano dalle 12.35 alle 15.35;
I treni in partenza da Merano dalle 11.46 alle 13.46

Linea Fortezza-S. Candido
I treni in partenza da Fortezza dalle ore 11.20 alle 15.20
I treni in partenza da S. Candido dalle 12.20 alle 15.20

Linea Merano-Malles
I treni in partenza da Merano dalle 11.46 alle 15.16
I treni in partenza da Malles dalle 12.20 alle 15.20

Per i servizi SAD su gomma l’astensione dal lavoro di 4 ore è prevista dalle ore 17 alle 21; per i servizi funiviari SAD (funicolare Mendola, funivia S. Genesio, funivia e tramvia del Renon) lo sciopero è previsto dalle ore 19.30 alle 23.30; per le biglietterie SAD: dalle 15.30 alle 19.30; per le officine e gli uffici SAD: dalle 13.30 alle 17.30.
 

Le ragioni dello sciopero

“Difficili condizioni di lavoro, in particolare ai turni del personale del trasporto pubblico locale degli autobus e dei treni”, sono questi i motivi dello sciopero addotti dai sindacati dei trasporti di Cgil-Agb e Uil-Sgk. Nel mirino i turni del personale dei treni, a sua volta costretto a una flessibilità continua sull’orario lavorativo, e il cosiddetto “nastro”, ovvero il tempo che trascorre da quando il lavoratore inizia il turno a quando porta il mezzo in deposito: “Ora sono di nuovo apparsi turni superiori alle 12 ore. Non è possibile, ad esempio, che un’autista debba essere impegnato anche 15 ore per poter svolgere le ore di guida previste giornaliere, che sono 6.30 o 8. Può capitare che un conducente in alcune corse in montagna, dove non c’è una circolazione continua come in un contesto urbano, sia costretto a restare fermo alcune ore, perché non può abbandonare il mezzo, prima della corsa del rientro”, così i rappresentanti sindacali.

Anita Perkmann e Artan Mullaymeri, segretari generali dei trasporti di Cgil e Uil, ricordano che in base a un accordo del 1988, l’impegno lavorativo continuo è di un massimo di 12 ore; “gli autisti e i macchinisti hanno una forte responsabilità relativa alla sicurezza delle persone trasportate, che oltre alle 12 ore viene pregiudicata dalla naturale stanchezza fisiologica”. I sindacati chiedono inoltre che un calendario ferie per il personale viaggiante garantisca, a rotazione, due settimane di ferie estive fra giugno e settembre. Altro punto critico: le relazioni industriali in Sad siano diventate sempre più difficoltose, dal momento che l’azienda ha cercato di dividere il fronte sindacale. Lo sciopero è “l’unica arma per dare un messaggio chiaro all’azienda che bisogna migliorare le condizioni di lavoro e le relazioni industriali”, concludono i segretari dei trasporti.