salto.music: Il tuo nuovo singolo “Senza cadere” è la tua quinta pubblicazione su Spotify – dopo i brani “Fari nella notte”, “Who I Am”, “Doubt On Her” e “On My Way”. Qual è il significato di questo singolo per te personalmente?

Alice Ravagnani: “Senza cadere” è sicuramente uno dei brani che rappresenta per me un significato un po' più “intimo”. Sia la musica che il testo raccontano di miei lati molto personali. Un conflitto con me stessa diciamo. Preferisco non andare però troppo nel dettaglio per lasciare agli ascoltatori la libertà di leggerci quello che sentono più vicino a loro.

salto.music: Dal 30 settembre sarà fuori anche il videoclip per “Senza cadere” realizzato dal videomaker Edoardo Giuriato. Il clip è stato girato al Lago di Carezza e nello StudioBlu, lo studio di registrazione di MusicaBlu. Raccontaci un po’ di questa esperienza e dello storyboard.

Alice Ravagnani: Assieme a Edoardo abbiamo deciso di mantenere anche all'interno del videoclip questo senso di intimità che caratterizza il brano. Cosa c'è di più intimo per un cantante, se non il cantare stesso? Motivo per cui abbiamo scelto di girare il video all'interno di uno studio di registrazione. Ci tengo a ringraziare MusicaBlu per averci dato la possibilità di utilizzare LoStudioBlu.L'altra location, il Lago di Carezza, aveva come obiettivo quello di evocare un momento più “sospeso”, un contatto con la natura che, in un modo o nell'altro, porta anche ad un contatto con se stessi.

Questa esperienza è stata davvero pazzesca. Così come anche le altre: qualche giorno fa, infatti, siamo stati ospiti al Castel Thun, in Val di Non, a girare il videoclip di un'altra canzone, “Tempo”, che uscirà assieme all'EP completo. Non volevo più andare via! L'atmosfera creata dal castello era magica e spero venga percepita anche all'interno del videoclip, che avrà un mood un po' più dark, ispirato al film “Alice in Wonderland” di Tim Burton.

Non vedo l'ora di mostrarvelo assieme agli altri. Vi posso spoilerare che la location dell'ultimo videoclip sarà il Pippo.Stage (che ringrazio) e non troverete solo me all'interno del video, ma anche altre due special guests... Stay Tuned!

salto.music: Non sei soltanto cantante, ma anche attrice e danzatrice protagonista presso la Cooperativa Teatrale Prometeo di Bolzano. La musica ed il teatro sono le tue più grandi passioni? Perché?

Alice Ravagnani: Sicuramente sono due parti molto importanti della mia vita. Non le chiamerei solo passioni, perché per certi versi sono diventate anche il mio lavoro, fortunatamente. Non so dirti il perché, so solo che probabilmente non potrei vivere senza, come fossero “parte di me”. Infatti, lo scorso anno ho avuto un periodo in cui mi hanno trovato un inizio di noduli alle corde vocali che mi creavano delle difficoltà a cantare e penso che quello sia stato il periodo peggiore della mia vita!

Dal 2020 lavoro con la Cooperativa Teatrale Prometeo all'interno dello spettacolo “La Leggenda di Colapesce”, diretto da Dario Spadon. Questa esperienza sul campo mi ha fatto capire ancora di più la bellezza e, allo stesso tempo, la complessità del lavoro attoriale ma, nonostante tutto, sono sempre più convinta che sia la strada giusta per me.

salto.music: Il brano “Who I Am” è stato prodotto e curato da Mattia Mariotti; “Fari nella notte” e “Senza cadere” invece da Mathis Carion. Come era la collaborazione con Carion?

Alice Ravagnani: Lavorare con Mathis è stato bello! È una persona estremamente competente e professionale, oltre che paziente. Sin da subito si è dimostrato preso dal progetto e disponibile verso le mie idee e necessità musicali/canore. Sono molto soddisfatta dell'EP che abbiamo creato assieme: mi rappresenta appieno, così come rappresenta diverse sfumature della mia voce che io stessa ho scoperto in corso d'opera. È stato un bellissimo viaggio!

salto.music: “Senza cadere” è il secondo dei nuovi brani che faranno parte dell’ EP prossimamente in uscita, prodotto da Mathis Carion. Raccontaci qualche dettaglio dell’EP. Hai l’intenzione di registrare e pubblicare anche un primo album?

Alice Ravagnani: Quando abbiamo iniziato a lavorare all'EP non avevamo già un'idea precisa di come dovesse uscire. Si è creato man mano, anche in base a come mi sentissi in un determinato periodo e delle “emozioni” che avevo bisogno di buttare all'interno di un pezzo. Alla fine ne è uscito un prodotto vario ed articolato a cui hanno partecipato anche vari musicisti locali e che hanno reso questo lavoro ancora più prezioso.

Per quanto riguarda la pubblicazione di un Album ancora non so darti una risposta, posso però dirti che ho in mente di organizzare un concerto per il lancio dell'EP. Una sorta di festa in cui mi farebbe piacere si alternassero sul palco anche alcuni miei amici musicisti. Spero di vedervi lì!

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