SASA: anche Merano per l'in-house
A confermarlo è lo stesso sindaco di Merano Paul Rösch che questa mattina insieme all’assessora competente Madeleine Rohrer ha presentato ufficialmente la posizione dell’amministrazione da lui guidata.
“Il nostro orientamento è quello di cercare di ‘tenere’ la SASA, insieme ai comuni di Bolzano e Laives” da dichiarato a salto.bz il sindaco di Merano. Aggiungendo che “senz’altro c’è sempre la possibilità di migliorare ma il rapporto con l’ente è ottimo ed esiste un dialogo aperto”.
Rösch non nasconde le sue preoccupazioni legate alle incertezze del bando europeo, facendo direttamente riferimento alla delibera consigliare approvata ieri all’unanimità dal Comune di Bolzano con lo scopo di proporre alla Provincia di subentrare per una quota parte nella compagine azionaria di SASA che, lo ricordiamo, al momento fa capo ai comuni di Bolzano (53,34%), Merano (33,32%) e Laives (13,34%).
“In sostanza ci siamo accodati a Bolzano” precisa Rösch, confermando che “esiste da tempo un tavolo di coordinamento con il capoluogo e Laives su questa tematica”. E che anche Merano a breve compirà un passo formare in questo senso come già avvenuto per Bolzano.
I tre comuni in sostanza intendono approfittare dell’apertura manifestata già la settimana scorsa dalla Provincia per voce del presidente della giunta Arno Kompatscher. “Forse la Provincia può essere 'aiutata' nella sua decisione dai passi che stiamo compiedo noi dei tre comuni attuali proprietari”, conferma Rösch dicendosi fiducioso che la “posizione unanime di Bolzano Merano e Laives può divenire una benefica pressione”.
L’amministrazione di Merano non manifesta nessuna preoccupazione su quelle che potrebbero essere le conseguenze dell’entrata in società da parte di mamma provincia, in termini di condizionamenti nei confronti delle scelte dei tre comuni per quanto riguarda il trasporto pubblico. “Con l’ufficio mobilità della Provincia abbiamo sempre lavorato con serenità” dice a questo proposito il sindaco. “In Provincia sono ben organizzati ed hanno le idee chiare per quel che ho potuto appurare nel primo anno e mezzo alla guida del comune di Merano”, conferma Rösch. Parlando solo di vantaggi e non di preoccupazioni a proposito della possibile entrata della Provincia in SASA.
L’operazione di cui stiamo parlando, che secondo l’attuale normativa potrebbe portare alla nascita di una società inhouse evitando la gara europea del 2018, “è nell’interesse dei cittadini” secondo il primo cittadino di Merano.
“Il trasporto urbano è un servizio di base come la fornitura dell’acqua e quindi è giusto che resti gestito in modo tale da salvaguardare e privilegiare l’interesse pubblico” conclude Rösch dicendosi convinto che l’orientamento manifestato dai tre comuni sia la strada migliore da percorrere.
Ricordiamo che la decisione in merito al futuro di SASA e la possibile nascita di una società inhouse va per forza presa entro la fine del 2016, perché altrimenti la Provincia sarebbe costretta ad avviare le procedure per la gara europea, stando all’attuale normativa comunitaria.
La soluzione dell’inhouse avrebbe anche importanti ricadute di carattere economico - com’è stato fatto rilevare da più parti - in quanto consentirebbe tra l’altro di beneficiare degli introiti derivanti dall’IVA che resterebbe in Provincia.