Economy | Alberto Filippi e Stephan Lausch

Referendum Benko: va introdotta anche l'opzione zero

5 Stelle: "no al centro commerciale e se referendum deve essere allora spazio anche a quello su Park Fiume". Iniziativa per più Democrazia: "il referendum dovrebbe essere obbligatorio e si segua l'esempio di Dobbiaco".

Il tema è il 'Referendum pro o contro Benko'. diciamolo brutalmente anche se la questione è molto più sfumata, come su Salto abbiamo abbondamentemente testimoniato.

Quello che è chiaro è che in comune a Bolzano da qualche giorno è in corso una singolare partita a ping pong tra il sindaco Luigi Spagnolli e il vicesindaco Klaus Ladinser.
Con il sindaco che fa propria la proposta di consultazione popolare avanzata da Ladinser e la rilancia ai cittadini attraverso stampa, ricavandone una reazione negativa forse attesa e voluta.
E il vicesindaco che rilancia ulteriormente la palla precisando che non intendeva proporre un referendum vero e proprio (con tutti gli annessi e connessi ed importanti oneri economici) ma una sorta di consultazione diffusa da svolgersi nei quartieri.  

Fin qui le posizioni dei vertici del comune. 
Ma quali sono le opinioni in merito di coloro che negli ultimi anni hanno fatto della democrazia diretta la loro bandiera? 
Abbiamo così interpellato il consigliere comunale bolzanino del Movimento 5 Stelle Alberto Filippi ed il promotore di Iniziativa per più democrazia Stephan Lausch che ha recentemente vinto il referendum che ha affossato la legge Svp sulla democrazia diretta. 

 


● Voi del Movimento 5 Stelle cosa ne pensate del possibile referendum sul centro commerciale nella zona della stazione autocorriere?
Alberto Filippi - È una cosa assurda: non si può proporre di distruggere la città. Attualmente il Twenty attira in ogni weekend 15mila auto. Con Benko hanno calcolato che si arriverebbe a circa 30mila. Se vogliamo congestionare la città accomodiamoci pure.

 Chi deve decidere? La giunta comunale o i cittadini?
A me risulta che il sindaco ha già deciso. In ogni caso argomenti che sono contro un primario bene pubblico com'è la salute dei cittadini non possono essere sottoposti a referendum. Ed ha anche ragione Dado Duzzi quando dice che il centro commerciale provocherebbe la chiusura dei negozi in periferia. 

● Però Dado Duzzi sostiene il progetto concorrente, quello di Emozioni Alto Adige.
Quella è una falsa opzione perché cambia poco, il problema rimane. 

● Allora non facciamo decidere alla gente?
Uno può dire: beh, se la gente vuol farsi del male... A mio avviso le istituzioni dovrebbero fare delle valutazioni un po' più 'alte'. 

● E sull'ipotesi avanzata dal sindaco Spagnolli di sottoporre alla gente solo il progetto prescelto dal comune cosa ne pensate?
Anche questa è un'idea assurda. In pratica sono nate le tifoserie di due squadre, ma in una situazione come questa non si può scegliere il meno peggio. 

● Ma una consultazione popolare pro o contro il centro commerciale come la vedreste?
Al Movimento 5 Stelle potrebbe anche andar bene, ma a questo punto si devono fare referendum anche per Park Fiume sotto le passeggiate del Talvera, per via Cadorna e via dicendo. 

 

● Stephan Lausch, cosa ne pensate dell'ipotesi di un referendum legato alla realizzione del centro commerciale nella zona della stazione delle autocorriere?
Stephan Lausch - Siamo favorevoli al referendum sia sui costi importanti legati al progetto sia sul suo impatto urbanistico. Su progetti di questa entità l'ultima parola dovrebbe spettare ai cittadini. Anzi in questi casi noi riterremmo giusto il referendum obbligatorio, senza la necessità per i cittadini di raccogliere le firme. Ma questo lo statuto del comune non lo prevede ed anzi per progetti che hanno un forte impatto urbanistico sembra che un referendum non si possa neppure svolgere. 

● Tra le due campane Spagnolli e Ladinser voi dove vi ponete?
Io personalmente sono più propenso a sostenere la proposta di Ladinser perché mi sembra sia più vicina alla gente l'idea di scegliere tra i diversi progetti invece che dire semplicemente sì o no a un determinato progetto. 
A mio avviso andrebbero anzi sottoposte al voto 3 o 4 opzioni, ma anche l'opzione zero. In merito esiste anche un esempio che si potrebbe seguire e che condividiamo totalmente nelle modalità in cui è stato svolto. Si tratta della consultazione popolare svoltasi a Dobbiaco in merito alla statale che attraversa il paese. La popolazione ha avuto la possibilità di scegliere tra tre diverse opzioni. Nonostante non sia stato vincolante l'amministrazione comunale ha fatto capire che verrà scelto il progetto votato dalla maggioranza dei cittadini.