Non sono bastati gli “Italexit” o la promessa di un ritorno alla lira, l’estasi dell’identitarismo o le proteste di Torre Maura e Casal Bruciato. Alle elezioni europee CasaPound - Destre Unite registra un fiasco clamoroso. Il movimento delle periferie che in periferia non capitalizza il consenso. I sedicenti fascisti del terzo millennio restano lontanissimi dalla soglia di sbarramento del 4%, incassando appena lo 0,33%, Forza Nuova di Roberto Fiore lo 0,15%; sommati insieme non arrivano al mezzo punto percentuale. Fa meglio il Partito Animalista con lo 0,60%. 

Guardando ai dati regionali in Trentino Alto Adige CasaPound si attesta allo 0,40% (2.003 voti), Fn allo 0,07% (340 voti). A Bolzano città, dove 3 militanti dell’ultradestra siedono in consiglio comunale, Cpi prende 666 voti (1,39%). Forza Nuova nel capoluogo raggranella solo 26 voti, pari allo 0,05%.

Direttamente da Bruxelles il leader della sezione locale di CasaPound Andrea Bonazza ieri (26 maggio, giorno delle elezioni) si accaniva su Facebook ancora una volta contro i media: “Ancora una volta abbiamo visto la macchina infamante del Sistema accanirsi senza esclusione di colpi contro CasaPound. Ragazzi e ragazze sputtanati sui giornali, servizi televisivi costruiti ad hoc per terrorizzare i cittadini sul ‘pericolo fascista’, scontri tra la sinistra e le forze dell’ordine per vietare ai nostri candidati il diritto di parlare. Censure librarie, mediatiche, politiche e ancora fondamentali diritti negati, proprio quelli sanciti dalla Costituzione. Da quella stessa Costituzione con cui tanto si riempiono la bocca i nostri insulsi avversari, cani da guardia della dittatura del pensiero unico”. 

Reprimenda a parte, l’evidenza sta nel fatto che è la Lega onnivora ad aver captato gli umori e i malumori del corpo elettorale, passando all’incasso. Sic est.