Economy | Eurospin

Risposta senza scuse

Eurospin ammette che "le aste online possono anche mettere in difficoltà alcuni operatori, produttori o agricoltori", ma dice di operare nell'interesse del consumatore.
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Foto: eurospin
 
Eurospin non lascia cadere la denuncia di Terra! Onlus e FLAI-Cgil, che avevano segnalato come il gruppo della grande distribuzione organizzata avesse acquistato passata di pomodoro a un prezzo che non copre i costi di produzione, usando il meccanismo delle aste al doppio ribasso.
"Certamente le aste online rappresentano uno strumento moderno, molto efficace per dare al consumatore quei prezzi competitivi che chiede, insieme alla qualità: e il nostro mestiere di distributori, da sempre, è quello di soddisfare queste richieste, avendo chiari in mente e nelle pratica i livelli qualitativi da rispettare per tutti i nostri prodotti, che non superiamo" spiega Eurospin in una nota diffusa dal portale gdoweek.it. 
La società è consapevole di "quanto sia facile perdere la fiducia dei clienti e la nostra reputazione, che abbiamo costruito faticosamente e con sacrificio in tutti questi anni", e sa che "in un mercato veloce, competitivo e fluido, che pianifica poco (al massimo a tre-cinque anni, e noi lo facciamo), le aste online possono anche mettere in difficoltà alcuni operatori, produttori o agricoltori", ma ribadisce il proprio punto di vista: "Noi dobbiamo fare l'interesse del consumatore. Per questo usiamo questo approccio soprattutto per quei prodotti commodityche non hanno caratteri di innovazione e di distintività: perchè c'è differenza tra i diversi pelati e noi ne teniamo conto. Le aste insomma funzionano per i prodotti base, non certo per articoli semilavorati con un loro valore aggiunto intrinseco e una qualità che i nostri clienti vogliono ritrovare sempre nei nostri punti di vendita. E questo ci porta a instaurare rapporti continuativi e duraturi con molti produttori partner. Sempre nel nome del consumatore".
E poi il mercato a volte è cattivo e tutti si devono adeguare e trovare strade nuove, un fatto certo non semplice".
Continua la difesa di Eurospin: "Facciamo il nostro mestiere in un mondo che ci obbliga a correre veloci ed è sempre più competitivo ... E poi il mercato a volte è cattivo e tutti si devono adeguare e trovare strade nuove, un fatto certo non semplice".
Sentito da Salto.bz, Fabio Ciconte - direttore di Terra! Onlus - ammette di esser rimasto molto colpito dalla risposta di Eurospin, che "è ancor più spregiudicata delle aste in sé". L'azienda - spiega Ciconte - "ammette candidamente che sta realizzando un'operazione che fa male ai produttori e agli agricoltori, una cosa che trovo davvero grave per un gruppo industriale di quelle dimensioni.
 
Come possono affermare che il mercato è cattivo e quindi un soggetto si deve regolare di conseguenza? Questo è incredibile, per chi opera nell'ambito della GDO, ovvero quell'ambito che controlla il 72% dell'intero mercato della distribuzione, in regime di oligopolio". Per questo, Ciconte lancia un appello al ministero dell'Agricoltura: "Sarà in grado il ministro Gian Marco Centinaio di mettere un freno a questo atteggiamento spregiudicato, alla pratica delle aste onlineal doppio ribasso?". 
Terra! Onlus lo scorso anno aveva promosso la campagna #ASTEnetevi, con Flai CGIL e l’associazione daSud. Il risultato è un Protocollo contro le aste al doppio ribasso e la trasparenza di filiera, sottoscritto dal ministero delle Politiche agricole e forestali, da Federdistribuzione e da Conad, che impegnava la GDO a bandire tale modalità di acquisto.