Tutti per uno, igiene per tutti
Svegliarsi la mattina nel proprio letto, alzarsi e fare una doccia, tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro e lavarne via le fatiche sotto una cascata di mille gocce calde – per la maggior parte di noi è la normalità. Per tante persone invece, non lo è affatto. L’igiene personale rappresenta una sfida quotidiana quando non si ha una dimora fissa, quando si è appena arrivati a Bolzano, lasciandosi un altro paese e una vita intera alle spalle, o quando si vive sotto la soglia della povertà. Allo stesso tempo, l’igiene personale restituisce dignità a chi si ritrova ai margini della società.
Consapevole dell’importanza di una doccia calda, l’organizzazione caritativa cattolica, la Südtiroler Vinzenzgemeinschaft (Società San Vincenzo de Paoli) ha istituito un “centro di igiene”, il cosiddetto VinziShower, che dal 1° aprile di quest’anno accoglie a braccia aperte chiunque abbia bisogno di un posto protetto e di contatti umani che valorizzano le persone al di là delle difficoltà e le disgrazie della vita quotidiana. Le persone senza dimora fissa possono usufruire dei servizi igienici, fare la doccia e lavare i loro vestiti, per i prossimi mesi sono previste anche delle assistenze mediche gratuite. L’iniziativa prende esempio dalle opere di beneficienza realizzate da Papa Francesco a Roma e offre asciugamani, sapone e solidarietà dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.
Inizialmente il presidente della Vinzengemeinschaft Josef A. Haspinger e il suo gruppo di volontari e volontarie hanno visto soprattutto visi titubanti affacciarsi alla porta del punto di igiene in via dei Cappuccini 6; indubbiamente, la curiosità tra le persone più svantaggiate era enorme, ma andava di pari passo con la diffidenza. “Tanti/e sospettavano una nostra collaborazione con la polizia”, spiega Haspinger, soddisfatto del riscontro positivo che si è tuttavia manifestato dopo alcuni giorni di attività del VinziShower: “Qui accogliamo tutti e tutte senza fare domande– ogni giorno più di trenta persone si fanno la doccia da noi, le lavatrici e asciugatrici sono in uso senza sosta”. Il progetto sta andando a gonfie vele, lo dimostrano anche i sorrisi pieni di gratitudine dei visitatori/delle visitatrici e la loro disciplina nel rispettare i turni delle docce.
La vera difficoltà di Haspinger si rivela nella ricerca di volontari e volontarie per continuare il servizio prezioso del VinziShower. Attualmente soltanto poche più di due persone si dividono i turni giornalieri e come ha già fatto notare la sociologa e mediatrice bolzanina Maura Morato nell’intervista di Salto&Pepper, la Vinzenzgemeinschaft avrebbe urgentemente bisogno di alcuni/e assistenti pronti/e a mettere a disposizione il proprio tempo alle persone meno abbienti. Nell’ambito del progetto, i compiti di chi si impegna nel volontariato si incentrano soprattutto sulla semplice presenza presso il punto di igiene e sul ribadire le regole del posto ai visitatori/alle visitatrici.
Qui accogliamo tutti e tutte senza fare domande"
Una giornata di volontariato comincia solitamente con il ritiro della chiave della sede in via dei Cappuccini 6, dopodiché il lavoro di supervisione rappresenta la seconda fase: bisogna porgere un asciugamano ad ogni persona che usufruisce del servizio docce e fare attenzione che nessuno/a entri in doccia con le calzature da strada, in modo da garantire uno spazio pulito a tutti/e. A questo riguardo, i visitatori e le visitatrici stessi/e sono responsabili della pulizia delle docce: si lascia lo spazio come lo si è ritrovato. Inoltre, il deposito di borsoni e bagagli insieme ad atti di scambio e consegne di oggetti è proibito nel VinziShower. Il servizio volontario si conclude con la chiusura del centro di igiene ed è tutelato dai gestori e dalle gestrici della Vinzenzgemeinschaft, raggiungibili in qualsiasi momento della giornata per chiarire eventuali dubbi o assicurare un sostegno aggiuntivo.
Il VinziShower è un luogo di solidarietà pura e incondizionata, dove non ci si aspetta nemmeno un’offerta volontaria in cambio per il proprio aiuto e dove quest’ultimo viene garantito a chiunque, poco importa la provenienza, la lingua, il colore della pelle. Secondo Haspinger è fondamentale dimostrare alle persone in difficoltà che non sono condannate alla povertà a vita, che è possibile risollevarsi e tornare a sentirsi parte della società - ogni ora di volontariato fa la differenza.