Environment | GeoParc

Bletterbach: nuovi fondi

La notizia è freschissima e giunge con inaspettato tempismo: la Provincia ha dato il via libera allo stanziamento per ingrandire il contro visitatori del GeoParc Bletterbach, che nel 2013 ha avuto un anno da record.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
75annifierabolzano_2.jpg
Foto: Fiera Bolzano

I finanziamenti per l'ampliamento del centro visitatori del GeoParc di Bletterbach sono arrivati come una ventata d'aria fresca. L'estate 2013 è stata un'ottima annata per il parco geologico che ha sede nel cuore delle Dolomiti, patrimonio Unesco. "Eravamo preparati, come infrastrutture e come aspettative, a circa 17.000 visitatori, ed era quello che ci aspettavamo" commenta entusiasta il Presidente del GeoParc Peter Daldos "ma abbiamo registrato oltre 60.000 presenze". Un ottimo numero, inaspettato quasi quanto la rapidità con la quale la Giunta Provinciale ha preso la decisione di finanziare un'ampliamento dell'edificio che ospita il centro d'accoglienza dei visitatori. Questa misura si rendeva necessaria, e il parco ha chiesto di poter riqualificare l'offerta turistica grazie al miglioramento delle infrastrutture. I più attenti agli aspetti naturalistici posso comunque stare tranquilli: il gran numero di visite non sta in alcun modo minando l'equilibrio naturale del suggestivo canyon altoatesino. "Il parco geologico-naturalistico non ha problemi: siamo ampiamente dentro i limiti della sostenibilità e del rispetto per la natura. Al contrario il centro visitatori sta letteralmente scoppiando" ha affermato Daldos "dovevamo fare qualcosa".

Il centro, situato nei pressi del profondo canyon che ospita il GeoParc, permette di guidare i visitatori attraverso la storia geologica del nostro pianeta in generale e delle Dolomiti in particolare. Il centro serve da museo permanente, nonché come struttura per far defluire i visitatori, affinché il canyon non sia troppo affollato e tutti possano visitarlo nel pieno rispetto degli ambienti naturali. "La politica impostaci dall'Unesco, e che noi abbracciamo pienamente, è quella di rendere sì visibile il sito montano, senza però violarlo" ha spiegato il direttore, che precisa come il centro visitatori "svolga proprio questa funzione: chi aspetta di poter visitare il canyon, può scoprire qualcosa di più della geologia dell'Alto Adige". Oltre a questo, la struttura può riparare i malcapitati escursionisti colti dal maltempo. Ma è troppo piccolo per i numeri sempre crescenti di curiosi che vengono a visitare il GeoParc vicino ad Aldino e a Redagno.

La struttura verrà ampliata con altri 600 metri quadrati, che saranno utilizzati anche per una mostra permanente sulle Dolomiti. "Per noi tutto questo è molto importante. Possiamo continuare con il nostro progetto di sensibilizzazione e valorizzazione di un patrimonio mondiale, che sta sotto i nostri piedi e davanti ai nostri occhi, ma del quale spesso dimentichiamo il valore", ha concluso il direttore Daldos. Prima di vedere i risultati, appassionati e turisti dovranno aspettare un po'. Il prossimo passo sarà la realizzazione di un bando pubblico cui solo poi seguiranno i lavori.