Operai
A Bolzano, l’argomento non è di quelli sexy: il calo del settore edile in città. È considerata una fatalità se non addirittura, sotto sotto, una condizione positiva: meno cantieri = meno rumori, meno camion che girano, meno polvere. Il Comune combatte con la coperta stretta del bilancio, dove vincono sempre le spese correnti a danno degli investimenti (edili). Il nuovo consiglio comunale decide di respingere progetti edilizi finanziati da privati, per circa 300 milioni di Euro. Insomma, la crisi edilizia a Bolzano non è tema. La colpa è degli operai edili: non si fanno sentire, non fanno notizia, ci sono sempre meno, non frequntano talk show, sono poco su Facebook, parlare e scrivere non è il loro forte. Ne sono scomparsi 5448 negli ultimi dieci anni (dati Cassa Edile Bz). Essendo precari “per natura” (finito il cantiere, finito il lavoro), sono mobili, flessibili, esclusi dagli ammortizzatori sociali lunghi come i prepensionamenti e le casse integrazioni pluriennali. Poò o lamentosi. Scompaiono dal monitor e non sono un problema per le Istituzioni. Molti di loro hanno anche colore della pelle e lingua-madre diversa dalle nostre locali, il che non aiuta. Saprà la nuova Giunta Comunale di Bolzano accorgersi di loro e rilanciare l’edilizia bolzanina? I primi 100 giorni del Nuovo consiglio comunale non fanno ben sperare.