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Il Dolomiti, parte dal Trentino una nuova sfida giornalistica

Quattro imprenditori investono su un'impresa digitale online. Anche in Regione si cominciano a capire le potenzialità del web rispetto ai media tradizionali.

C’è attesa e grande ricettività verso una novità dall’informazione online. Il primo settembre sarà in rete www.ildolomiti.it, nuovo giornale online che parte da Trento e prova a trovare risposte al mondo dell’informazione in rapido cambiamento.

In città il logo della nuova testata è apparso già su autobus ed alle fermate del trasporto pubblico, merito di Tandem Pubblicità, l’agenzia pubblicitaria che seguirà l’impresa editoriale.

Interessante anche l’architettura imprenditoriale de IlDolomiti. L’editore è slegato dalla redazione e all’interno de Il Dolomiti srl si sono impegnati finanziariamente l’ingegner Paolo Mazzalai di Sws Engineering, ex presidente di Confindustria Trento, Luigi Togn di Gaierhof, la cantina di Roverè della Luna a pochi metri dal confine con l’Alto Adige. Quindi Flavio Fanton di Unionvetro e Daniela Pizzinini di Progetto Salute.

Quindi la redazione fa capo alla cooperativa “Pickwick Press and More” di giornalisti e comunicatori, che comporranno il cerchio interno dell’impresa editoriale: Luca Pianesi, 32 anni, direttore, che viene da una collaborazione con Trentino e Alto Adige. Giuseppe Fin, che è cresciuto giornalisticamente come collaboratore de L’Adige. Quindi Donatello Baldo, che per un periodo ha guidato il Centro sociale Bruno di Trento e Luca Andreazza, che viene dall’esperienza nell’Apt di Trento.

Perchè proprio il nome IlDolomiti? «Un nome facilmente indicizzabile e aggregante – spiega Pianesi – immediato e che rimanda al territorio, non solo trentino, ma anche veneto e altoatesino».

Pianesi dopo la laurea in Giurisprudenza ha potuto fare la pratica in redazione, «cosa che hanno potuto fare solo in 134 su tutto il territorio nazionale a quel tempo» e per un periodo si è formato anche a www.ilfattoquotidiano.it con Peter Gomez come tutor.

Pianesi si occuperà a tempo pieno de www.ildolomiti.it, Fin-Baldo-Andreazza saranno i primi collaboratori, mentre poi si aggiungeranno anche dei collaboratori esterni e dei blogger tematici seguendo il modello che hanno IlFattoQuotidiano o l’HuffingtonPost.

«L’editore è slegato dalla redazione – spiega Pianesi – io sono l’unico ad avere dei legami con la srl. Partiremo inizialmente dalla città di Trento per poi passare alle cronache della provincia». In un primo tempo quindi non si pensa di sfruttare il nome per andare a parlare anche dei vicini Alto Adige e Belluno, ma ovviamente essendo online ed avendo il www davanti, «lo scopo è anche quello di portare oltre il nostro territorio, sperando di fare cose il più aggreganti possibile».

Sul piano tematico l’auspicio di Pianesi è quello di riuscire a portare avanti inchieste, approfondimenti, analisi del mondo della ricerca e delle start up, notizie internazionali. Nei blog scriveranno politici, segretari di categoria, ma anche “vecchie penne” dei media tradizionali. Nella sezione musicale ad esempio ci sarà la collaborazione del cantautore trentino Anansi.

Se in Alto Adige l’editoria è un mercato monopolizzato, in Trentino accanto al “polo” leader che è quello composto da L’Adige-Radio Dolomiti-www.ladige.it c’è grande fermento, concorrenza ed una grande pluralità di iniziative.

«Anche gli imprenditori – fa notare Pianesi – stanno cambiando la loro iniziale opinione sulla pubblicità online vista la pesante crisi di tirature dei giornali cartacei. In Italia l’informazione vorrebbe talvolta non trovare nuove strade, ma è costretta perché la carta ha un pubblico limitatissimo come target ed età».

 

I dati di diffusione (somma di carta e copie online) relativi al mese di giugno pubblicati su PrimaOnline danno in regione Dolomiten in testa con 43mila 421, L’Adige 22mila 407, quindi la somma di Trentino e Alto Adige a 18mila 259. Una contrazione sensibile che è ancora più visibile nei “grandi”, visto che il Corriere della Sera è a 324mila 591 (- 12,84% rispetto a giugno 2015) mentre La Repubblica rimane al secondo posto con 290mila 882 (- 14,69%).

Il modello di business online può creare opportunità di lavoro per i giovani che non riescono più a entrare nelle redazioni dei media tradizionali?

«Per forza – afferma Pianesi – è una legge darwiniana, visto che nei giornali l’unico modello di business è tagliare il personale. In questi giorni di lancio abbiamo ricevuto molti cv da colleghi di altre testate, aspetto che ci dà tanta fiducia e mostra come il nostro territorio sia super ricettivo sul piano delle iniziative editoriali».

A 5 giorni dal kick off cresce l’attesa sulla pagina Facebook (www.facebook.com/ildolomiti), che sta raggiungendo i mille “mi piace”. Stanno arrivando anche i primi contenuti alla redazione all’indirizzo [email protected].

La sfida economica per IlDolomiti sarà, al solito, quella di raggiungere il breakeven, lo “zero”. Per un anno Pianesi e colleghi avranno le spalle coperte, poi saranno da far girare al meglio i ricavi.

IlDolomiti non sarà come Salto un giornale aperto direttamente ai contributi di chi legge, ma «da metà novembre – conclude Pianesi - i lettori ci aiuteranno attraverso una piattaforma social a costruire le notizie».