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L'OPA

Dopo l´intervento della CONSOB l'alto-atesina FRI-EL Green Power lancia una nuova offerta per Alerion. Oltre 90 millioni di euro per la totalità delle azioni.
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Foto: frie-el
Nuovo passo in avanti nell'intreccio che lega gli impianti eolici di Alerion Clean Power, società quotata in Borsa a Milano, tra i primi dieci produttori di energia dal vento in Italia, e l'alto-atesina FRI-EL Green Power S.p.A.: il 26 settembre, spiega un comunicato diffuso dalla società fondata nel 1994 "nel cuore delle Alpi" da Thomas, Josef ed Ernst Gostner, e che oggi ha sede a Roma, il Cda di FRI-EL ha deliberato all’unanimità di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria e incondizionata sulla totalità delle azioni Alerion. Calcolando un corrispettivo in contanti pari a Euro 3,00 per azione, l'investimento complessivo è pari a poco più di 90 milioni di euro.
 
FRI-EL, che già controlla il 29,36% delle azioni di Alerion, risultando il primo azionista della società (prima di Electricité de France, 22,9%, e F2i, 16%) sottolinea nel comunicato che "intende depositare presso Consob (la Commissione nazionale di vigilanza sulle società quotata in Borsa, ndr) il documento d’offerta ai sensi degli artt. 102, comma 3, del Tuf e 37-ter, comma 1, del Regolamento Emittenti entro il 9 ottobre 2017".
Un termine perentorio, che è direttamente collegato a una recente delibera della stessa Consob, la numero 2017 del 18 settembre 2017 che avrebbe accertato -spiega il comunicato di FRI-EL " l'esistenza di un patto parasociale tra FRI-EL Green Power e Stafil S.p.A. [e] un’azione di concerto ai sensi dell'art. 101-bis, comma 4, del Tuf tra i medesimi soggetti con la finalità di acquisire il controllo di Alerion, attraverso la nomina della maggioranza del Consiglio di Amministrazione della società quotata, nonché (ii) il superamento congiunto da parte di FGP e Stafil S.p.A., per effetto degli acquisti effettuati da Stafil S.p.A., della soglia rilevante del 30% del capitale sociale di Alerion di cui all’articolo 106, comma 1, del Tuf (più precisamente il 30,019%), con il conseguente obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto totalitaria".
 
È stata la vigilanza, insomma, ad obbligare FRI-EL a questa nuova offerta per Alerion, circa 50 milioni di fatturato nel 2016, 10 campi eolici attivi in Italia e uno all'estero (la produzione nel 2016 è stata pari a 362.887 MWh, in aumento di 53.217 MWh rispetto al 2015), e uno schema di incentivi che dura fino al 2026. Nel comunicato diffuso dopo il cda del , tuttavia, FRI-EL afferma e ribadisce "la piena correttezza, formale e sostanziale, del proprio comportamento e di non avere violato alcuna norma di legge o di regolamento, riservandosi di tutelare le proprie ragioni nelle competenti sedi giudiziarie".
La volontà di acquisire il controllo di Alerion era comunque nota: il 24 gennaio 2017, e nuovamente l’8 marzo 2017, la società aveva infatti promosso un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria avente ad oggetto l’intero capitale sociale di Alerion, con l'obiettivo di strapparla alla concorrenza di Edison-EDF e F2i.