Non solo Autonomia

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Si concretizzerà in breve tempo il Museo di Storia contemporanea dell’Alto Adige, una mostra permanente sugli avvenimenti più recenti della storia della Provincia che verrà ospitata tra le mura del Forte di Fortezza. Lo ha annunciato ieri (26 settembre) il presidente della Provincia Autonoma, Arno Kompatscher, al termine della seduta di Giunta in cui è stato approvato il programma planivolumetrico e il preventivo di spesa, per un totale di 6 milioni di euro.
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Al momento non esiste un luogo che documenti e racconti in modo esaustivo la storia dell'Alto Adige nei suoi aspetti più importanti e questo dovrà essere lo scopo del futuro Museo. Il Forte di Fortezza, con i suoi 65.000 metri quadrati di superficie, è stato costruito nell'omonimo Comune tra il 1833 e il 1838 per garantire il collegamento tra l’Alta Valle Isarco e il Brennero. Il Forte è considerato un esempio di architettura bellica asburgica, ma non fu mai teatro di eventi bellici. Negli anni più recenti ha ospitato diverse manifestazioni artistiche e culturali
La proposta di massima era arrivata già nel 2021. Secondo il progetto, il Forte di Fortezza diventerà un centro museale per la storia dell'Alto Adige degli ultimi 200 anni, in collaborazione con storici, curatori, architetti e conservatori. Oltre all’esposizione permanente, verranno organizzate mostre temporanee per approfondire temi specifici, un centro di documentazione e un laboratorio di apprendimento con offerte educative specifiche.
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La mostra permanente verrò ospitata in due edifici prospicenti il bacino idrico, in 18 sale e su oltre mille metri quadrati di superficie espositiva, mentre il laboratorio per progetti educativi sarà allestito in un alto edificio per una superficie di circa cento metri quadrati. Tutte le strutture verranno restaurate e adattate allo scopo.
“La mostra ha il fine di documentare la storia dell’Alto Adige dalla costruzione del Forte ai giorni nostri – ha detto Kompatscher –. Non ci sarà soltanto la storia dell’Autonomia ma verranno documentate le tante storie di persone e vicissitudini. Sarà un punto di riferimento per le scuole, ma anche per la popolazione locale e per i turisti”.