Lo shofar di Nicola
Nicola Sani, uno dei nostri maggiori compositori, torna per tre giorni parigino. Proprio lui che nella sua lunga carriera (è saldo in sella alla direzione artistica della Chigiana di Siena, tra le maggiori istituzioni europee soprattutto da quando collabora con il Mozarteum) ha a lungo lavorato in Germania e negli Stati Uniti.
Dedichiamo, semel in anno, questa rubrica a temi di progetti e sperimentazioni del Suono.
Il soggiorno parigino potrebbe essere il prologo di alcune sortite italiane, forse anche dalle nostre parti di confine ma per ora non possiamo dire di più. Possiamo però parlare della serata monografica all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi del 26 ottobre e della prima mondiale della sua nuova creazione “The Shofar place” a Radio France, per Trombone e 8 canali digitali su un’orchestra di 60 altoparlanti. Il trombone solista è lo svedese Ivo Nilsson, uno dei massimi interpreti contemporanei.
“L’occasione è speciale e non nascondo l’emozione di una nuova mia partitura che nasce e che soprattutto viene interpretata – dice Nicola Sani – devo a Radio France una nuova occasione importante correlata ai miei studi, alle mie ricerche, alla mia vita”.
Il 26 ottobre alle 19 all'Istituto Italiano di Cultura, 50 Rue de Varenne di Parigi, si è tenuto un concerto monografico dedicato a tre suoi lavori per pianoforte e live electronics, con Aldo Orvieto, pianoforte e Alvise Vidolin, live electronics e regia del suono. Il concerto sarà moderato da Bruno Letort, compositore, produttore e direttore del Festival Ars Musica di Bruxelles. “Il progetto sonoro originale per pianoforte e strumenti elettronici fa in modo che il pianoforte diventi un diffusore di suoni espansi, trattati con le nuove tecniche di emissione studiate da me e da interlocutori straordinari come Orvieto (pianoforte), Alvise Vidolin (live electronics) e Bruno Letort che animerà l'incontro.
Nel corso della serata verranno eseguite tre composizioni per pianoforte e live electronics di Nicola Sani: Atmend nach seligem Lauf, auf nichts zu, ins Freie (2019), Concetto spaziale, attese (1977) e No landscape (2012).
Il 30 ottobre alle 18, poi, alla Maison de Radio France, 116 avenue du President Kennedy di Parigi, nello Studio 104, verrà eseguita in prima assoluta la nuova composizione per Trombone e soundtrack digitale a 8 canali "The Shofar place”, commissionata e prodotta dal GRM.
Nato a Ferrara nel 1961, Nicola Sani è compositore, direttore artistico e manager culturale. Ha studiato composizione con Domenico Guaccero, specializzandosi con Karlheinz Stockhausen e composizione musicale elettronica con Giorgio Nottoli. Ha preso parte ai seminari di composizione di Tristan Murail, George Benjamin e Jonathan Harvey.
È autore di opere di teatro musicale, opere per la danza, composizioni sinfoniche e da camera, creazioni intermediali, composizioni per live electronics e fixed media, eseguite e presentate nelle principali stagioni e festival in Italia e all'estero. I suoi lavori sono stati interpretati da direttori, solisti e formazioni strumentali di fama internazionale. Particolarmente intensa la sua attività nell'ambito del management di istituzioni culturali e di spettacolo: dal 2015 è direttore artistico dell'Accademia Chigiana di Siena. E' anche consigliere di amministrazione della Fondazione “Archivio Luigi Nono di Venezia”, consigliere artistico della IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Bassiri. E' membro costitutivo del board di FACE "Festival Alliance for Contemporary music in Europe", di cui fanno parte i principali Festival europei di produzione di musica contemporanea.
È stato sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna, consigliere di amministrazione e direttore artistico del Teatro dell'Opera di Roma, presidente dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani di Parma, presidente della Fondazione Isabella Scelsi di Roma dedita al lascito culturale del compositore Giacinto Scelsi, direttore artistico del Progetto "Sonora" realizzato in collaborazione con la Federazione CEMAT. E' stato inoltre membro del board di "Opera Europa", consulente dell’Accademia Tedesca “Villa Massimo” e dell’American Academy in Rome per l’Italian Affiliated Fellowship.
Per la rilevanza della sua produzione artistica e per la sua attività nel campo del management culturale, nel 2011 è stato insignito dal Ministro della Cultura francese dell'onorificenza di “Chevalier des Arts et des Lettres”.
Nel corso della sua sovrintendenza e direzione artistica il Teatro Comunale di Bologna ha ottenuto cinque "Premi Abbiati" per altrettante produzioni liriche. Nel 2019, su invito di Marco Angius, è stato "composer-in-residence" dell'Orchestra di Padova e del Veneto. Nel 2020 si è aggiudicato il bando "Vivere all'italiana in Musica" del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Un musicista italiano che speriamo presto di reincontrare anche in questa regione. Intanto, “toi toi toi” a lui per i suoi concerti parigini.