La grande manifestazione di Berlino ha portato i suoi frutti. La Commissione Europea ha cominciato a pubblicare i trattati che fino ad ora erano segreti. Nell'ultimo incontro tra i rappresentanti UE e USA, avvenuti tra il 19 e il 23 ottobre scorso, grazie alla pressione popolare si è riusciti ad assicurare trasparenza ai negoziati. È stato pubblicato un dettagliato rapporto delle discussioni. La commissione ha cominciato a pubblicare sulla propria pagina web ogni singolo capitolo degli accordi. L'ultimo dei quali riguarda i diritti minimi dei lavoratori e gli standard ambientali. Al momento il famigerato ISDS (il tribunale privato che dovrebbe dirimere le controversie tra stati e finanza) sembra essere stato accantonato ma la commissione sta cercando di rimetterlo in piedi con una formulazione più soft. Questo trova molti parlamentari EU contrari e hanno promesso che non lo voteranno.

Il successo del massiccio movimento di protesta partito in Europa ma anche negli USA ha dimostrato la validità delle forze scese in campo. Ancora una volta l'unione dei cittadini, le oltre tre milioni di firme raccolte hanno dimostrato che la lotta civile, pacifica ma decisa, non è inutile e può ancora vincere qualche battaglia. Naturalmente nulla è finito ma anche nulla è deciso e lo spazio per una vittoria finale si allarga.