La Giunta provinciale si deciderà a Roma? Brutto segno!
A due mesi esatti dal voto e con l’economia che affonda, la Giunta provinciale di Bolzano non è ancora costituita e si chiede l’intervento di Roma per trovare un accordo sulla assegnazione degli assessorati. Si riapre la solita uscita di sicurezza: non si raggiungono intese tra i gruppi etnici sul territorio e allora ci si rivolge ai “tutori”. La SVP in tanti altri momenti ha preso la strada di Vienna (e da lí, negli anni ’60, quella di New York – Palazzo di Vetro), i partiti italiani hanno per decenni tirato per la giacca la Politica trentina e quella romana a sostegno delle proprie tesi. Questa volta – e dopo 65 anni di Autonomia – si poteva aspettarsi dai partiti di governo locale (sempre gli stessi da decenni) una prova della maturità necessaria per “autogovernare” a Bolzano le attuali divergenze sulla composizione della Giunta. Ma non é cosí: come in tante altre circostanze si ricorre a Roma, al potere politico centrale, al quale anche la SVP é molto sensibile. Non si sa cosa ci “pioverà” da Roma, ma una cosa é certa: comunque vada ne usciamo indeboliti e un pó meno credibili di fronte alle sfide strategiche dei prossimi cinque anni. Le soluzioni costruite sul territorio col consenso e anche, se necessario, con le mediazioni,
valgono molto di piú di qualsiasi foss’anche generosa soluzione “dall’alto”.
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