Politics | Alpinismo condiviso

Tra Cai ed Alpenverein è scoppiata la pace?

Il lungo inverno tra le due associazioni alpinistiche sembra finito. Con Durnwalder sembrano essere tramontate anche le questioni dei cartelli bilingui e della gestione dei rifugi.

Lo ha scritto il quotidiano Alto Adige: dopo Carnevale Cai ed Alpenverein si incontreranno per firmare un accordo, 'benedetto' dal presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher sulla gestione condivisa dei 25 rifugi di proprietà dela provincia

Verrà fatta comunque una gara, ha confermato Kompatscher, ma la possibilità ora concreta di una proposta condivisa Cai-Alpenverein di fatto mette al riparo la provincia ed anche le associazioni alpinistiche locali dal pericolo di una gestione 'esterna'. 

Effetto Kompatscher, dunque, anche se siamo ancora al livello delle dichiarazioni d'intenti ed in particolare non è stato ancora risolto il 'problema' del rifugio Bolzano, 'ancora' di proprietà del Cai.
Ma, certo, il clima è già radicalmente mutato rispetto al muro contro muro dell'era Durnwalder

A stemperare ulteriormente il clima è giunta anche la notizia che si è pure concluso con un'archiviazione l'ultimo blocco dell'inchiesta che ha impegnato la guardia di finanza in merito ai contributi pubblici per la digitalizzazione dei sentieri di montagna. Un'operazione che aveva trasferito di fatto nel web la mappa altoatesina degli itinerari per gli escursionisti, procedendo ad una cancellazione di numerose denominazioni e microtoponimi in lingua italiana. 
La procura di Bolzano ha stabilito che l'incarico affidato dall'Alpenverein alla ditta Tuga srl non presenta irregolarità contabili.

Essendo gran parte dei rifugi di proprietà pubblica provinciale, é sempre stato scontato che essi dovessero essere assegnati in gestione secondo procedure pubbliche, aperte e trasparenti.Per diversi anni si é cercato di rimuovere questa realtà, tentando un'assegnazione diretta, di natura "politico/etnica", come in altri settori della vita economica e sociale altoatesina. Ora finalmente si arriva là dove si doveva arrivare gia molti anni fa. Davanti al bando di gara europeo, CAI ed AVS formeranno certamente un ATI (Associazione Temporanea di Imprese o Associazioni). Unendo le forze e le idee, Cai ed Avs hanno certamente grosse chance di vincere la gara ed entrare nella gestione per la "porta principale" e non ler quella della lottizzazione politico/etnica. Fece piú il mercato trasparente, che la politica.

Fri, 02/28/2014 - 13:56 Permalink