Piccoli negozi, grandi risorse
Ultimo giorno di lavoro come direttore di Confesercenti, martedì 28 febbraio, per Paolo Pavan, da aprile dell’anno scorso presidente dell’Azienda di Soggiorno.
Abbiamo chiesto a Pavan di mettere a fuoco le cause e le possibili soluzioni alla situazione di crisi in cui versa ormai da anni il commercio di vicinato a Bolzano.
“Stiamo perdendo molto il valore della professionalità dei negozi di piccole dimensioni – ci dice Pavan –, il problema maggiore è costituito dai grandi centri commerciali verso cui tende a orientarsi il cliente, grandi strutture di vendita che ormai hanno il monopolio del settore”.
Come risolvere tale problema? Per Paolo Pavan il primo fronte su cui bisogna agire è la riduzione del canone di locazione: “i proprietari si dovrebbero accontentare di guadagni minori”.
In secondo luogo, Pavan individua come indispensabile la coalizzazione dei piccoli negozi per formare centri commerciali naturali: “Sull’esempio di “For You” in via Torino e “In Corso” in corso Libertà vi dovrebbero essere centri commerciali naturali in ogni quartiere. Certo, perché tali centri possano funzionare, è indispensabile l’aiuto della mano pubblica, che da parte provinciale è mancata”.
Molto importante è per l’attuale presidente dell’Azienda di Soggiorno implementare le iniziative di promozione culturale, messe in campo dal comune, volte a valorizzare il territorio, perché aiutano il commercio.
“Si deve trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza della clientela di fruire di servizi con un orario esteso e la necessità di riposo per dipendenti e lavoratori autonomi”.
Ad avviso di Pavan a livello nazionale si dovrebbe provvedere con una limitazione dell’apertura di nuovi grandi strutture commerciali, la regolamentazione degli orari nonché tornare a delegare tale materia alle regioni, da noi alla provincia autonoma di Bolzano: “L’apertura indiscriminata dei negozi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che si possono permettere soprattutto le grandi strutture commerciali, è un paradosso. Uno sfruttamento fuori da ogni limite. Si deve trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza della clientela di fruire di servizi con un orario esteso e la necessità di riposo per dipendenti e lavoratori autonomi”.
In conclusione, un appello di Pavan ai cittadini: “Se volete che i piccoli negozi rimangano, sosteneteli in tutti i modi, frequentateli, là vi troverete meglio rispetto al grande centro commerciale anonimo, dove prevale la logica della finanza. Se non si fa nulla, si perde una storia, fatta non solo di merci selezionate con cura dai commercianti, ma anche da una rete di legami, rapporti umani e relazioni sociali”.