Legalizzazione e cultura del consumo
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Venerdì scorso (23 febbraio) il Bundestag tedesco ha approvato la legalizzazione del consumo di cannabis; la legge entrerà in vigore il primo aprile di quest'anno. La notizia ha dato nuovamente attenzione al tema anche in Italia. Peter Grünfelder, presidente del Cannabis Social Club di Bolzano, ha accolto positivamente la notizia della legge tedesca: “Le persone sono convinte che con queste leggi la cannabis venga liberalizzata, che sia disponibile a tutti. Si tratta invece di una legalizzazione, cioè di una regolamentazione, che in fondo viene fatta per ogni sostanza legalmente presente nella nostra società”.
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Cannabis Social Club è un'associazione di pazienti, che aiuta coloro che vogliono iniziare un trattamento con la cannabis terapeutica. La legalizzazione in Germania riguarda invece l’uso ricreativo della sostanza, ma sono davvero due aspetti così separati? Per Grünfelder, se la si legalizzasse completamente, lo stigma verrebbe meno, e questo sarebbe un vantaggio per molto pazienti.
“Da rappresentante di una associazione pazienti devo dire che il nostro più grande problema è il pregiudizio contro questa pianta, non solo dei pazienti, ma anche dei medici. Sarà perché non hanno tempo di dedicarsi alla tematica, sanno solo della cannabis dai media, che la descrivono come una droga pericolosa e per questo decidono di non prescriverla”.
La legalizzazione in Germania“Una legalizzazione simile a quella che si è fatta in Germania, potrebbe avere senso per creare una cultura dell'uso e del consumo” afferma Grünfelder. Come funziona quindi la legge tedesca?
Dal primo aprile qualunque maggiorenne potrà avere con sé fino a 25 grammi di cannabis, 50 in casa, e potrà coltivare fino a 3 piante. L’acquisto della marijuana potrà essere effettuato solo in specifiche associazioni senza scopo di lucro, i c.d. “cannabis club”, che apriranno dal primo luglio e potranno avere un massimo di 500 membri. Da questi club si potranno acquistare un massimo di 25 grammi al giorno e 50 grammi al mese per persona, ci saranno delle limitazioni al quantitativo acquistabile per i giovani tra i 18 ed i 21 anni.
La legge, voluta da SPD, Verdi e FDP, è passata alla camera bassa del parlamento tedesco con 407 voti favorevoli, 226 contrari e 4 astenuti. I motivi dietro alla legalizzazione sono la riduzione del crimine legato alla vendita di marijuana nel mercato nero e la volontà di creare una cultura all’uso responsabile della cannabis, secondo la colazione al governo. Sarà infatti parallelamente promossa una campagna di sensibilizzazione sui rischi dell’assunzione di marijuana, “Legale, ma” gestita dal Ministero della salute.
Anche Grünfelder ritiene la scelta di questo tipo di legalizzazione molto intelligente: “Hanno scelto di non commercializzare la sostanza, ma di legarla alla coltivazione. C’è la necessità di iscriversi ad un’associazione, di informarsi e farsi una specie di cultura della pianta. La semplice commercializzazione favorisce invece un consumo più alto ed un approccio “usa e getta” che può favorire l’abuso”.
La situazione in ItaliaIn Italia dal 2006 è permesso l’uso della cannabis a scopo terapeutico: i medici possono prescrivere preparazioni contenenti sostanze attive a base di cannabis per uso medico. Per quanto riguarda invece l’uso ricreativo, lo spaccio è criminalizzato mentre il possesso per uso personale è un illecito amministrativo; sui singoli casi si esprime sempre un giudice. Nel settembre del 2021 la raccolta di firme dell’associazione Luca Coscioni per indire un referendum sulla depenalizzazione di uso personale e coltivazione della cannabis ha raggiunto la quota necessaria per il voto, ma il referendum è stato bocciato dalla Corte costituzionale. Dopo l’approvazione della legge in Germania, l’associazione Meglio Legale ha deciso di riportare la legalizzazione al centro del dibattitto politico attraverso la proiezione di una foglia di marijuana su Montecitorio a Roma.
Tra i presenti alla manifestazione la presidente di Meglio Legale Antonella Soldo, Riccardo Magi, segretario di +Europa, Matteo Hallissey segretario di Radicali Italiani, il tesoriere Filippo Blengino, e Marco Perduca, che sono stati fermati e identificati dalla polizia mentre si trovavano davanti a Montecitorio. In una nota i radicali spiegano che la loro presenza era finalizzata “semplicemente per denunciare l'inattività del parlamento italiano sulla legalizzazione della cannabis con la proiezione” della foglia di marjuana. “Tempi bui per la democrazia” conclude la nota. I segnali dall’attuale governo non sono incoraggianti, eppure sono sempre di più i paesi in cui la marijuana viene legalizzata, e più che chiedersi se verrà legalizzata sarebbe il momento di chiedersi quando e, soprattutto, come.