Chronicle | Incidente mortale a Villa Ottone

“Gravi indizi a carico di Kammerlander”

In 40 pagine l’esperto Antonio Pietrini ha ricostruito la dinamica dello schianto che costò la vita al 21enne Renè Eppacher: l’alpinista avrebbe sbandato per circa 150 metri coinvolgendo quattro auto che viaggiavano nella corsia opposta.

Sarebbe di Hans Kammerlander la responsabilità dellincidente mortale avvenuto il 27 novembre scorso a Villa Ottone e che costò la vita ad un giovane di 21 anni, Renè Eppacher: è questo ciò che emerge dalla perizia svolta da Antonio Pietrini, esperto in materia di infortunistica stradale a cui era già stata affidata la ricostruzione del tragico investimento in via Rovigo di due anni fa in cui perse la vita un pensionato Guglielo Andriolo.

Pietrini, che questa mattina ha depositato in Procura le 40 pagine di cui è costituito il documento, era stato incaricato nei mesi scorsi dal sostituto procuratore Daniela Pol, titolare dell’inchiesta che vede indagato il noto alpinista altoatesino con l’ipotesi di omidicio colposo, di ricostruire la dinamica dell’incidente: nei mesi scorsi, tramite gli esami per rilevare la presenza di alcol nel sangue del conducente, era emerso che Kammerlander si trovava alla guida con un tasso alcolemico di 1,48, mentre il limite consentito per legge è di 0,5. La perizia dell’esperto, che si basa sui danni subiti dai mezzi coinvolti per risalire alla dinamica, non prende in considerazione né il fatto della guida in stato di ebbrezza né la velocità dei veicoli: si tratta di una ricostruzione della dinamica da cui emergerebbero gravi indizi di colpevolezza a carico di Kammerlander.

Secondo Pietrini, infatti, l’alpinista, che viaggiava a destra, avrebbe invaso la corsia opposta, quella di sinistra, per circa 150 metri, andando a collidere con quattro veicoli che viaggiavano in senso opposto: l’ultima macchina contro cui avvenne lo schianto finale era quella guidata dal giovanissimo Renè Eppacher, che, nell’impatto, perse la vita. Dopo l’incidente, per ordine della Procura, tutte le auto coinvolte nel sinistro furono messe sotto sequestro per consentire una verifica tecnica e una ricostruzione dettagliata della dinamica che portò allo schianto mortale a seguito del quale lo stesso Kammerlander rimase seriamente ferito, riportando diverse fratture ad una gamba e ad un ginocchio.

L’incidente in cui morì Eppacher lasciò profondamente scosso sia l’alpinista che, in un primo momento, disse di ricordare solamente due fari di un’auto che avrebbero puntato contro la sua macchina, sia gli amici di Eppacher, che subito dopo l’incidente, aprirono una pagina Facebook in memoria del loro giovane amico “Gerechtigkeit fur Renè- Giustizia per Renè” per chiedere di accertare la dinamica dell’incidente.  Una volta depositata la perizia di Pietrini, ora starà al sostituto procuratore Daniela Pol procedere con l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio: in questo caso, Kammerlander potrebbe affrontare un processo con l’accusa di omicidio colposo.