Politics | Borghetto

Durnwalder spegne i fuochi dell'autodeterminazione

Al convegno sull'autonomia regionale tanta voglia di staccarsi dall'Italia, mentre Maroni e l'ex Landeshauptmann sono su una linea più moderata.

Tendone pieno a Borghetto per l'incontro promosso da Lega Nord e Veri autonomisti trentini a 20 anni dal grande raduno per l'autonomia. Con Luis Durnwalder che ha fatto un po' da “pompiere” con i fuochi dell'autodeterminazione attorno a lui.

Tiziano Bianchi su L'Adige ha raccontato dell'adunata nella piazza di Borghetto, con le parole più accese che sono state quelle del professor Stefano Galli, costituzionalista e capogruppo della Lista Maroni in Regione Lombardia. Galli ha parlato di «radicalizzazione dello scontro con lo stato centrale» e «diritto all'insurrezione ed alla resistenza contro l'invadenza dello Stato».
Pius Leitner aggiunge un po' di fuoco rimarcando come «l'autonomia speciale, anche del Trentino, esiste perché non siamo italiani. E ora è il tempo dell'autodeterminazione».


Durnwalder e Maroni sono invece stati più “classici” nella loro linea. L'ex Landeshauptmann ha indicato come l'autodeterminazione non sia realizzabile e che il percorso più costruttivo sia quello di aumentare il grado di autonomia. Per Maroni le autonomie speciali sono un modello di riferimento ed a Borghetto ha rilanciato l'idea di referendum in Lombardia per dare anche alla regione della quale è presidente uno statuto speciale.

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Josef Ruffa Tue, 04/28/2015 - 17:07

Così come "ci hanno fatto credere" che l'Euro risolverà moltissimi problemi...e guai a chi dubita sulla portata benefica dell'Euro (consiglio a tutti una lettura in merito sui testi dell'economista Alberto BagnaiI...., nello stesso modo si "blocca" qualsiasi idea che sia diversa all'unità di un paese. Ma chi l'ha detto che l'Alto Adige voglia ritornare all'Austria. Ci sono paesi in Europa ....nella Comunità Europea....che godono di tutti i diritti...ma sono autonomi...., cosa sarebbe se l'Alto Adige diventasse autonomo in modo assoluto,.....sopravvive un "nano" come il Lichtenstein,..., sopravvive il Lussemburgo (ca. 600.000 abitanti)....l'Alto Adige non ci riuscirebbe....a sopravvivere?.....basta credeci, volerlo e lavorare in quella direzione....

Tue, 04/28/2015 - 17:07 Permalink
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Mattia Frizzera Tue, 04/28/2015 - 17:30

In una geopolitica multipolare che sta emergendo ci sono dei colossi per dimensioni e popolazione come Brasile, Russia, India, Cina. Noi facciamo ancora fatica a chiamarci Europa e vogliamo mettere i confini per una comunità di mezzo milione di abitanti?

Tue, 04/28/2015 - 17:30 Permalink
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Josef Ruffa Tue, 04/28/2015 - 17:55

In reply to by Mattia Frizzera

....condivido, però a) penso non si possa confrontare l'Europa con i paesi citati...ci sono troppe differenze e comunque si vede "con quali mezzi fanno stare insieme la popolazione", b) l'Europa è l'esempio che è impossibile se non con la forza metter insieme la gente su un unico denominatore ( salvo che non faccia comodo per altri interessi.....allora tanto vale giocare la carta dell'indipendenza.

Tue, 04/28/2015 - 17:55 Permalink
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Salto User
Anonymous (not verified) Wed, 04/29/2015 - 10:03

Dispiace constatare che davanti alle puntuali osservazioni di Josef Ruffa, si ribatta con modelli con nulla hanno a che fare con la nostra realtà (Brasile, India, Cina... a meno di voler diventare tutti come i Cinesi o i Brasiliani, Dio ce ne scampi e liberi!) oppure con battute tra l'annoiato ed il divertito, condite da sbadigli prima ed incoraggiamenti poi. Se mi si costringesse ad andare via da casa mia, preferirei certamente vivere nel Liechtenstein o ad Andorra, piuttosto che in Cina od in India. Alla fine, rilevo che di tutto si può parlare senza stizzire l'Intelligencija, tranne che di indipendenza del Süd Tirol.

Wed, 04/29/2015 - 10:03 Permalink
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Massimo Mollica Wed, 04/29/2015 - 23:13

Avrà i suoi difetti ma Luis ha dimostrato ancora una volta di avere una lungimiranza da statista! Ci vuole più Europa (penso all'esercito comune, a le ambasciate uniche nel mondo) ma anche più autonomia in stile Alto Adige/Südtirol! Perché che se ne dica qui si vive benone per la maggior parte della gente e se qualcuno vuole cambiare le cose lo fa perché non ha altro da fare. Altre forme di stato non hanno senso perché indebolirebbero noi stessi (siamo ben più di qualche città indipendente) e perché dev'essere chiaro che il nostro status non dev' essere quello di privilegiati che si chiudono a riccio, ma deve aprirsi il più possibile ad altre realtà, anche a quelle meno fortunate di noi. E' la nostra storia che ce lo dice!

Wed, 04/29/2015 - 23:13 Permalink