Culture | Diario di viaggio

Umbria (parte 2)

Borghi e Arte
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Centro abitato, Isola Maggiore sul Trasimeno
Foto: Giulia Pedron © Tutti diritti riservati

E anche oggi continuiamo con i Borghi dell’Umbria, piccoli gioielli architettonici che si trovano in posizione privilegiate da dove è spesso possibile godere di panorami mozzafiato. Dopo Gubbio, Spello e Assisi, proseguiamo il nostro “giro virtuale” verso ovest per visitare altre tre località: Corciano, Passignano sul Trasimeno e l’Isola Maggiore.

Corciano

Iniziamo da Corciano, un piccolo borgo incluso nella lista dei Borghi più belli d’Italia, che si trova tra Perugia e il Lago Trasimeno. Tutto il borgo si sviluppa all’interno delle mura medievali del XIII-XIV secolo che sono tutt’oggi ben conservate e definite, così come le case e gli edifici storici. Gli edifici sono costruiti in pietra calcarea e travertino che donano a tutto il borgo quel bianco naturale che illumina il piccolo centro urbano e che accompagna i visitatori alla scoperta di tutto ciò che ha da offrire, tra l’alternarsi di piccole salite e discese, stradine strette e scalinate che una volta percorse portano a nuovi scorci e angoli dove sbirciare. Due le porte che consentono l'accesso al paese: Porta Santa Maria sul lato meridionale e Porta San Francesco su quello opposto. All’interno un maestoso castello medievale che domani il paesaggio circostante dove uliveti e vigne terrazzate creano un suggestivo gioco di colori e di forme, a volte geometriche, che vanno a caratterizzare i colli sui quali si trova Corciano.

Per gli amanti dell’Arte inoltre, nella chiesa di Santa Maria a Corciano è conservata la Pala di Corciano, un dipinto a olio su tavola realizzata da Pietro Vannucci, detto “il Perugino”, tra il 1512 e il 1513, in pieno Rinascimento.

Passignano sul Trasimeno

Passignano sul Trasimeno è il borgo principale sulle sponde settentrionali del Lago Trasimeno. L’abitato si è sviluppato in epoca moderna, tra il ‘500 ed il ‘600, mentre il suggestivo centro storico legato alla Rocca è di origine medievale e affonda le proprie radici in epoche ancora più antiche. Questa si trova, come di buon regola per un borgo, all’interno del paese nella parte più alta della città, leggermente sopraelevata rispetto all’abitato. La rocca è attualmente costituita dai ruderi dell’antica costruzione originaria. Rimangono le mura quadrate, un torrione semidistrutto e la parte settentrionale del castello medievale, con la torre triangolare. Oltre a ciò una serie di viuzze si inerpicano all’interno del centro storico, lasciando intuire come doveva essere la viabilità all’interno del castello.

Isola Maggiore sul Trasimeno

Da Passignano sul Trasimeno si può raggiungere facilmente l’Isola Maggiore sul Trasimeno, una delle tre isole naturali del lago. Una volta arrivati a bordo di un piccolo traghetto, sembra di essere catapultati indietro nel tempo. Il centro abitato dell’isola, lunga appena 2km, è molto antico, c’è un’unica strada larga dove sorgono le case costruite rigorosamente in pietra e alcuni graziosi ristoranti che si affacciano direttamente sul lago. Al nostro arrivo alcuni abitanti  -in totale sono solo una ventina- sedevano davanti alle loro case creando quell’immagine tipica dei piccoli paesini del centro-sud Italia dove il tempo sembra essersi fermato.

Nonostante le dimensioni ridotte, l’isola offre diversi luoghi da visitare, tra cui Il Museo del Merletto che ospita vere e proprie opere d’arte, merletti finissimi, abiti da sposa e da Battesimo realizzati dalle donne dell’Isola a Punto d’Irlanda, tecnica introdotta sull’Isola grazie alla marchesa Elena Guglielmi nel 1904.

L’Isola Maggiore è conosciuta per aver ospitato il Santo di Assisi. Qui infatti San Francesco nel 1211 si ritirò per la quaresima e proprio in suo onore nell’Isola Maggiore è possibile ripercorrere alcuni luoghi di San Francesco. Tutti questi luoghi sono raggiungibili a piedi tramite dei sentieri che si snodano immersi nella natura e costeggiando il lago, tra ulivi selvatici e una vegetazione rigogliosa.

Sempre all’interno dell’Isola di trova l’antica Chiesa di San Michele Arcangelo, la cui esistenza è stata documentata già nel 1136. All’interno custodisce dei preziosissimi affreschi, alcuni attualmente in restauro, realizzati in un’arco cronologico molto vasto, che parte dalla fine del XIII secolo sino ai primi anni del XVI. Vi operarono quindi inizialmente artisti che avevano prontamente assimilato lo stile di Cimabue e Giotto, sul finire del Duecento e l’inizio del Trecento, mentre più tardi, a metà del XV secolo, alcuni tra i principali esponenti del Rinascimento in Umbria.