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Rivoluzione traffico, Bolzano aspetta

Galleria di Monte Tondo, le simulazioni: forti riduzioni dei flussi veicolari. Ospedale: piano mobilità per le 20.000 persone che ogni giorno raggiungono il nosocomio.
traffico bolzano
Foto: Suedtirolfoto

Se ne parla da tempo ed è uno dei progetti (a medio termine) di punta per decongestionare il traffico - secondo le stime praticamente per dimezzarlo - nel capoluogo: la galleria sotto il Monte Tondo, la cui inaugurazione è prevista nel 2028, è un’opera inserita nella pianificazione strategica della mobilità della città insieme ad altri interventi complementari e fondamentali come il potenziamento del trasporto pubblico locale (urbano con nuove linee metrobus ed extraurbano con potenziamento del sistema ferroviario), e della mobilità ciclistica e pedonale, nonché le operazioni di riqualificazione urbana che interessano, nel caso specifico, corso Libertà e piazza Gries, come ricordano il sindaco Renzo Caramaschi, il suo vice Luis Walcher e l’assessore alla Mobilità Stefano Fattor. Ma quale sarà il concreto apporto di questa infrastruttura in termini di alleggerimento del traffico veicolare?

 

Bolzano, domani

 

Analisi e simulazioni dicono che la galleria - il cui tracciato, comprensivo degli imbocchi nord e sud e la connessione con via Innsbruck (SS12), è stato approvato, dopo il relativo studio di fattibilità, lo scorso marzo dalla giunta di Caramaschi - è destinata ad intercettare sia i flussi da e per San Genesio e Sarentino, sia quelli che hanno origine e destinazione nella parte alta di via Cadorna e via Fago con una significativa riduzione del passaggio di veicoli nella zona nord del centro storico (via S. Antonio e via Beato Arrigo) e in piazza Vittoria e viale Druso.


Affinché la nuova infrastruttura sia funzionale e alternativa ai collegamenti da e per S. Genesio e Sarentino, riducendo contemporaneamente anche i flussi di attraversamento sulla rete cittadina, saranno inseriti nell’aggiornamento del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) alcuni interventi di controllo e regolazione della circolazione. Tra questi, l’istituzione dell’obbligo di utilizzo della nuova galleria da parte di tutti gli autocarri con portata maggiore di 3,5 t diretti o provenienti da S. Genesio e Sarentino e corrispondente istituzione del divieto di transito all’interno del quartiere Gries, con l’obiettivo primario di migliorare la sicurezza stradale lungo le vie urbane e l’istituzione di zone a traffico regolamentato con videocontrollo (sistemi automatici ITS-Infomobilità) a Gries (via Fago e via Cadorna) e in via Beato Arrigo per evitare i transiti di attraversamento dell’area centrale della città.
Tali misure, unite agli interventi programmati di riqualificazione di corso della Libertà e piazza Gries con il potenziamento della ciclopedonalità e del trasporto pubblico (nuove linee Metrobus), spiegano Caramaschi, Walcher e Fattor, comporteranno un notevole calo dei flussi di traffico (-54% via Sarentino, -44% via Fago, -36% via Cadorna, -71 % via Beato Arrigo, -26% Piazza Gries, - 7% via San Maurizio).

 

Un piano per l’ospedale

 

In tema di lotta al traffico e allo smog l’ultima iniziativa in ordine di tempo della giunta provinciale è un piano per la mobilità sostenibile delle 20.000 persone che quotidianamente raggiungono l’ospedale di Bolzano, il cui futuro sviluppo strutturale e funzionale è oggetto di un Masterplan che sarà definito a breve dall’Azienda sanitaria. “Nel redigere il piano della mobilità sostenibile dell’ospedale di Bolzano sarà opportuno coordinarlo con le previsioni del PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) del Comune di Bolzano e con la messa in rete del capoluogo con le altre aree della provincia. Di conseguenza si dovrà tener presente attentamente il traffico commerciale e individuale, il trasporto pubblico, la mobilità ciclabile e pedonale” spiega l’assessore Daniel Alfreider.

 

Punti salienti del piano saranno l’accessibilità semplificata al polo ospedaliero per gli utenti e soprattutto forme di mobilità sostenibile per i dipendenti del nosocomio. A predisporre il progetto-mobilità sarà la STA - Strutture Trasporto Alto Adige con la possibilità di coinvolgere esperti esterni anche nell’analisi dei flussi di traffico. Il piano spostamenti casa–lavoro riferito ai dipendenti ospedalieri sarà elaborato da un gruppo di lavoro composto da collaboratori del Dipartimento sanità, dell’Asl, della Ripartizione mobilità della Provincia e di STA, anche in questo caso con l’eventuale supporto di tecnici esterni. Sostiene infine l’assessore alla Sanità Thomas Widmann che “i due piani fungeranno da best practice da adottare anche negli altri ospedali dell’Alto Adige”.

 

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Martin Aufderklamm Thu, 04/29/2021 - 07:54

Il Pscl piano spostamento casa lavoro è previsto dal Decreto Legge del Ministero dell’ambiente del 27 marzo 1998 e il Decreto Rilancio del 13 maggio 2020 ha abbassato la soglia minima per la redazione del piano spostamenti casa-lavoro a 100 dipendenti per singola unità locale.

Thu, 04/29/2021 - 07:54 Permalink