Politics | Jimmy Milanese

Civica per Merano: buona per tutte le stagioni?

Andrea Casolari, ex assessore meranese nella giunta Januth, segretario della Civica per Merano, spiega le ragioni del dialogo con SVP prima e con i Verdi poi.
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Merano ha scelto, non senza sorpresa, il suo nuovo sindaco; il verde, e civico, Paul Rösch, uscito vincitore dal ballottaggio con il candidato sindaco SVP, Gerhard Gruber.

Una vittoria alle urne, che dovrà essere certificata da una serie di accordi di coalizione, al fine del raggiungimento di una maggioranza assoluta in Consiglio Comunale. Forte dei suoi otto eletti, ora a Rösch mancano almeno altri undici consiglieri. Infatti, con un Consiglio ridotto a 36, per raggiungere una maggioranza operativa, la coalizione civica dei verdi è costretta a ricercare altrove il sostegno.

Dalla parte “italiana”, forte dei suoi cinque consiglieri eletti, la lista Civica per Merano conta di entrare in Giunta, ma non a qualsiasi condizione. Cosa ne pensa Andrea Casolari, già assessore nella precedente Giunta guidata da Günther Januth, segretario della Civica e recordman di preferenze tra i candidati italiani alle elezioni del 10 maggio 2015?

Casolari, si dice che la sua Civica sia un partito per tutti. Prima con la SVP, ora strizza l'occhiolino ai Verdi. Sbaglio?
Il punto non è la disponibilità a governare con tutti. Noi dobbiamo massimizzare l'ottimo risultato elettorale; lo dobbiamo agli elettori che ci hanno scelto. Invece è vero che abbiamo prima sostenuto la SVP, dopo 5 anni di governo assieme. La responsabilità che sentiamo come maggior partito “italiano” ci impone di concorrere alla formazione del governo della città. Ad ogni modo, prima valuteremo la possibilità di governare con Rösch, poi decideremo.

Sembra una questione di poltrone, più che di programmi, detta così. Sbaglio ancora?
Come detto, lo ripeto, ci siamo candidati per governare, non ne facciamo affatto una questione di poltrone, piuttosto valutiamo una maggioranza, non solo con i Verdi, per realizzare il nostro programma. È del tutto evidente che possiamo portare avanti il programma solo se governiamo. Rösch è espressione di una civica che ci accomuna, quindi, una lista non ideologica, con la quale ci sono dei punti programmatici in comune.

Perché non avete siglato prima questa alleanza, se siete così simili?
Le regole del gioco le fa questa legge elettorale. Si possono costruire delle alleanze, ma se non c'è una maggioranza si deve fare una coalizione: nessuno governa da solo. Lui ha vinto, ma deve ripartire dal primo turno e costruire una maggioranza, con noi o chi per noi. Sono le regole che abbiamo.

Quindi, cosa chiederete a Rösch?
Così come gli riconosciamo il ruolo di vincitore delle elezioni, quindi, per così dire, coach della maggioranza, chiediamo che ci venga riconosciuto il risultato del primo turno. In altre parole, chiediamo che venga riconosciuta la fiducia dell'elettorato che ha eletto 5 consiglieri.

Cosa ne rimane dell'accordo con la SVP?
Noi abbiamo sostenuto il candidato sindaco Gruber in maniera leale, sicuramente gli abbiamo fatto più campagna elettorale di altri, ci abbiamo messo impegno e lealtà, ma ora parte una fase nuova, e speriamo che anche la SVP riconosca la vittoria a Rösch, e che voglia fare un ragionamento comune per arrivare a una maggioranza, scongiurando il ritorno alle urne.

Si mormora che abbiate abbandonato Nerio Zaccaria, quindi Alleanza per Merano. Come mai?
Abbiamo provato due volte a fare un ragionamento di coalizione con Alleanza per Merano, ma anche con il PD. All'inizio dell'anno, per presentarci con un candidato sindaco unico. Per come sono andate le cose, sarebbe diventato sindaco. Entrambi rifiutarono, per motivi identici e opposti.

Cosa intende con “rifiutarono”?
Tutti avevano paura di perdere il proprio elettorato: il PD la sua ala sinistra, mentre Alleanza per Merano il suo elettorato di destra.

Quindi, lo dice lei, sembrate un partito della alleanza con tutti?
Io dico solo una cosa, ribadendo che siamo legati alla legge elettorale e che una città come Merano non la si governa con le ideologie. Se per gli stessi attori (n.d.r.Alleanza e PD) questo accordo con la SVP è andato bene dopo il primo turno, per presentarsi assieme al ballottaggio, forse lo si poteva fare anche prima, come abbiamo sempre detto.

E la seconda volta in cui avete parlato con Alleanza per Merano e PD com'è andata?
Dopo il primo turno abbiamo chiesto al PD e ad Alleanza per Merano di sederci al tavolo e trovare un accordo per formare una rappresentanza italiana che potesse dialogare con Gruber. Il PD si faceva forte dell'accordo provinciale con la SVP. Il suo candidato sindaco, Diego Zanella, non ha voluto nemmeno sedersi al tavolo per discutere. Mentre Alleanza per Merano, dopo due incontri, non ha mai dato una risposta alle nostre proposte.

Cosa avevate proposto?
Dopo il primo turno, dialogare con la SVP era obbligatorio e opportuno, per via di quei cinque anni di governo assieme. Noi avremmo voluto presentarci uniti, ma ancora una volta non siamo riusciti nel nostro intento. In definitiva, noi, Alleanza e il PD abbiamo firmato tre patti separati per appoggiare il candidato sindaco Gruber.

Ma Alleanza per Merano sostiene che li avete scaricati, come mai?
Come dicevo, loro hanno rifiutato due volte la possibilità di siglare un accordo, oggi sono marginalizzati dal dibattito politico, ma noi siamo pronti a riprendere il dialogo con Zaccaria, anche se, lo ribadisco, non esiste nessun tradimento, perché non c'è mai stato un matrimonio.

Come farete ora a governare con chi ha sempre criticato l'amministrazione comunale?
I Verdi hanno già governato dal 2000 al 2004, ma il nostro primo interlocutore è il nuovo sindaco. Sarà lui a indicare la linea, e da parte nostra valuteremo se sarà il caso di sostenerlo, ovviamente solo se vedremo possibile la realizzazione del nostro programma.

Si mormora che dietro al candidato sindaco Diego Zanella ci sia il factotum Carlo Costa, che dietro a Gruber ci sia il senatore Karl Zeller, che dietro a Paul Rösch ci sia Christina Kury, e che dietro a voi, l'ex vicesindaco Diego Cavagna manovrerebbe il partito. Cosa dite a proposito?
Dietro a noi c'è un grande gruppo di persone che ci sostengono e partecipano alla vita di partito, tra cui anche Diego Cavagna, che con la sua esperienza è una risorsa, ma come lui tanti altri. Chi ci ha seguito in campagna elettorale ha visto che siamo un gruppo, ma non esistono manovratori. Chi vuole speculare non sarà soddisfatto da nessuna risposta.