I ponti di Egna
È stata questa, in estrema sintesi, la sfida progettuale posta ad Autostrada del Brennero dalla Provincia Autonoma di Bolzano. La soluzione individuata dalla Direzione tecnica della Società è stata di mantenere fino all’ultimo in esercizio le due opere d’arte esistenti, realizzando in parallelo quelle nuove. Il nuovo ponte sul fiume Adige, varato nei mesi scorsi sui suoi appoggi definitivi, ha una luce di m 81,20 ed una larghezza complessiva variabile da m 14,96 a m 20,68: la struttura è ad arco inclinato di 70° sull’orizzontale in acciaio verniciato con spinta eliminata dall’impalcato. Il varo del nuovo sovrappasso autostradale sarà realizzato a luglio nel corso di una sola notte, e avrà la stessa tipologia del ponte sul fiume Adige, con dimensioni però ridotte: presenterà, infatti, una luce di 46,00 m ed una larghezza di 14,36 m, con un arco di 7,95 m di altezza massima in chiave. Molto particolare la qualità architettonica delle due opere, entrambe caratterizzate da un arco parabolico di grande impatto visivo.
Il ponte sul fiume Adige (Foto: A22)
L’attuale sovrappasso (km 104+170) è una struttura a tre travi, la cui sezione longitudinale evidenzia tre campate rispettivamente di luce 9,05, 27 e 9,5 metri. La struttura del ponte sul fiume Adige presenta una struttura ancora più obsoleta, sia da un punto di vista strutturale, sia dal punto di vista geometrico, realizzata nel 1947: un impalcato in cemento armato con 5 pile fondate su pali battuti per il sostegno dell’impalcato. Le numerose pile hanno sempre rappresentato un ostacolo in caso di piena del fiume riducendo la velocità del deflusso delle acque. Un grosso limite che ha recentemente mostrato la sua potenziale pericolosità in occasione della piena del fiume Adige del 30 agosto 2020, tanto violenta da rendere necessaria l’evacuazione degli abitanti di una parte del paese.
Tre obiettivi principali
Le due nuove infrastrutture sono state concepite dalla struttura tecnica di Autostrada del Brennero perseguendo tre obiettivi principali:
1. venire incontro alle esigenze viabilistiche odierne,
2. dare continuità urbanistica al comune grazie alle piste dedicate a pedoni e ciclisti
3. ottenere delle linee architettoniche belle e caratterizzanti il territorio.
La scelta architettonica così particolare, un arco a spinta eliminata per entrambe le strutture, è stata fatta innanzitutto per ragioni paesaggistiche. Ogni nuovo progetto di Autostrada del Brennero è studiato non solo per garantire efficienza funzionale, ma anche per inserirsi nel paesaggio valorizzandone la specificità.
I ponti visti dall'alto (Foto: A22)
Tutt’altro che comune anche la tecnica di allestimento del ponte. L’opera, infatti, è stata montata per varo incrementale partendo da spalla ovest (direzione A22) verso spalla est (direzione Egna), mediante spinta fornita da un argano di tiro collegato a mezzo di funi di tiro e trattenuta ad una carrelliera scorrevole su cordoli guida in calcestruzzo presenti sul piazzale di varo. La carreliera ha permesso di traslare il ponte da ovest a est, facendolo scorrere su una coppia di rulliere presenti sulla spalla di lancio (ovest) e spalla di arrivo (est). Per ridurre la luce di varo è stato impiegato un avambecco di luce complessiva di 41.5 m, un retrobecco di circa 6,5 m di lunghezza.
Durante l’assemblaggio dell’impalcato metallico è stato effettuato un controllo delle coordinate dei punti noti del ponte mediante strumenti dotati di adeguata precisione in rapporto all’entità degli spostamenti, che sono state confrontate con le coordinate riportate nei disegni costruttivi di montaggio e le componenti di deformazione della struttura in fase di costruzione contenute nei disegni progettuali che descrivono le fasi di assemblaggio. Le operazioni di assemblaggio e varo del ponte sull’Adige, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, sono state completate come previsto nella prima metà del 2022.
Il piazzale per il montaggio del ponte sull’Adige è attualmente utilizzato anche per l’assemblaggio del sovrappasso autostradale. A differenza del ponte sull’Adige, il sovrappasso verrà assemblato interamente sul piazzale e varato, a meno delle opere di completamento in calcestruzzo e gli arredi di impalcato che verranno ultimati dopo il calaggio sugli appoggi. I conci del sovrappasso verranno movimentati e assemblati tramite apposita gru di cantiere, fino a portarli in asse di varo.
Terminato il montaggio dell’intero impalcato compreso l’arco, il manufatto verrà preso in carico da una coppia di carrelloni e fatto avanzare, da est verso ovest, sul campo varo, sino ad arrivare a sbalzo al bordo della corsia di emergenza della carreggiata nord. Il varo del sovrappasso durerà una notte, con interruzione del traffico autostradale.
Terminate le operazioni di varo delle opere d’arte, mentre si procederà al loro allestimento definitivo, si interverrà sulla viabilità ordinaria per raccordarla con le nuove strutture. Solo allora le opere esistenti saranno dismesse e si procederà alla loro demolizione.
Entro l’autunno le opere saranno concluse e si potrà godere della nuova viabilità.