Ieri (28 luglio), a cento anni esatti dallo scoppio della prima guerra mondiale, la Fondazione Museo storico del Trentino ha aperto al pubblico la mostra “La Grande guerra sul grande schermo”, un viaggio cronologico attraverso la rappresentazione cinematografica del conflitto, con la collaborazione della Cineteca del Friuli, del Museo Nazionale del Cinema di Torino, della Cineteca Nazionale di Roma, dell’Istituto Luce Cinecittà e di Rai Storia. Due tunnel stradali in disuso sono stati scelti come sede espositiva, gli oltre 6000 metri quadrati delle Gallerie a Piedicastello a Trento, in cui sarà possibile visionare pellicole  - molte delle quali inedite, reperite in Italia e all’estero - girate prima, dopo e durante i combattimenti.

Fra le immagini simbolo della mostra il trasferimento della salma dell’arciduca Francesco Ferdinando e il passaggio del feretro attraverso Trieste, l’inedito dei soldati statunitensi mentre giocano a baseball e fanno il bagno nelle acque del Garda, le sfilate delle truppe, la vita in trincea, la guerra bianca sulle vette alpine, il ritorno dei soldati italiani dal fronte francese, le prime riprese con visione aerea, l’alienazione dell’esperienza in prima linea, il difficile rapporto fra i soldati e le loro famiglie.

“Un’esposizione che mostra come per la prima volta agli inizi del secolo si utilizzarono nuove tecniche e che al tempo stesso fa delle Gallerie un luogo di riflessione - commenta il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi - perché non dobbiamo pensare che la Grande Guerra sia stata più pulita, innocente o eroica delle altre. La propaganda era presente anche allora, molte immagini girate all’epoca sono al limite della finzione. Essa ebbe anzi per prima i caratteri di tutti gli altri conflitti del ‘900. Storia e cinema sono in questa guerra moderna strettamente legati, ad esempio è con l’arrivo dei soldati statunitensi che Hollywood sbarca sul Piave, con tutte le sue tecniche di ripresa. Con questa mostra stiamo cercando, nel rispetto dei formati dell’epoca, di rendere il cinema fruibile, di farne un mezzo di divulgazione della storia”.

Accanto ai documenti storici verranno proiettate scene da alcuni grandi classici del cinema bellico come Hearts of the world di David Wark Griffith, Uomini contro di Francesco Rosi, Paths of Glory di Stanley Kubrick - lucido film sulle ipocrite logiche di guerra - e il capolavoro di Jean Renoir La grande illusion.